Non è stato senza dubbio il fine settimana che sognava Francesco Bagnaia, a Le Mans l’ufficiale Ducati incassa un doppio zero. Colpito da Bastianini alla Dunlop Chicane, Pecco ha dovuto così provare a contenere i danni senza però riuscire a raccogliere punti.
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Non si nasconde Francesco Bagnaia, quello di Le Mans è stato un weekend difficilissimo, un doppio zero che complica non poco le ambizioni mondiali dell’ufficiale Ducati che scivola a -51 dal compagno di box tornato leader del mondiale. È lo stesso piemontese ad ammettere le difficoltà del weekend ai microfoni dei colleghi di Sky: “Questo è uno dei tre peggiori weekend della mia vita per feeling e punti. Adesso sembra facile da dire ma ero nella strategia di stare in pista in ogni caso, ho passato l’ora prima della gara e tutto il tempo in griglia a guardare le previsioni che davano sempre più pioggia. Sarei rimasto dentro ma purtroppo in partenza ho avuto un grosso spin ed ho dovuto chiudere il gas poco prima di entrare in Curva 1 dove mi hanno passato in diversi ma non è stato un problema quello, poi c’è stato il contatto con Enea. Quando ci sono tanti piloti con gomme diverse, ci sono velocità diverse e può capitare il casino che è effettivamente successo. È un peccato perché nonostante la caduta con Enea fossi ripartito subito senza dovermi fermare ai box sarei probabilmente finito nei primi cinque. Mi sono dovuto fermare per forza perché la moto non era in condizioni per finire la gara, rientrato ai box ho preso l’altra moto e contato cinque giri perché sapevo che sarebbe servito del tempo per sistemarla ma quando sono rientrato ho dovuto aspettare comunque altri venti secondi. È stato tutto negativo e non ha funzionato nulla”.
Pecco già in passato ha saputo ripartire dalle difficoltà, nel 2022 anno del suo primo titolo MotoGP recuperò da -91 ma in quel caso l’avversario era un Fabio Quartararo con una Yamaha sempre più in difficoltà e non l’otto volte iridato Marc Marquez a pari moto: “La rimonta può iniziare solo nel momento in cui torna il feeling con la moto. Quello che sto continuando a spiegare alla squadra è che io posso fare il record della pista o girare quattro secondi più piano ed il feedback che mi da la moto è lo stesso e questo è un limite enorme per quei piloti che come me hanno bisogno di sentire la moto. Fino a sabato mattina era andato tutto bene e poi il nero più totale”.
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