MotoGP: KTM a Le Mans per allontanare la crisi, Acosta non basta

MotoGP: KTM a Le Mans per allontanare la crisi, Acosta non basta

La compagine austriaca non sta brillando, solo il rookie spagnolo naviga nella zona alta della classifica. Per Binder, Miller e Fernandez urge il riscatto

07.05.2024 ( Aggiornata il 07.05.2024 17:05 )

"Un vincente è qualcuno che riconosce il suo talento naturale, lavora sui suoi limiti per tramutarli in abilità, e usa queste abilità per realizzare i suoi obiettivi". La celebre frase sentita dal tre volte campione NBA Larry Bird si adatta perfettamente all'attitudine vincente di Pedro Acosta, positivamente inconscio del baratro che l'errore costituisce, o, più probabilmente, già sportivamente molto maturo tanto da non avere timori reverenziali nè verso i compagni di marca, nè tantomeno verso il contesto nel quale da quattro gare si esibisce. L'inizio di campionato del rookie spagnolo, autore già di due podi e quarto in classifica iridata, ha oscurato il resto della compagine austriaca che nè con i piloti ufficiali nè con il compagno di squadra dello stesso Acosta, Augusto Fernandez, è riuscita a replicare le sue prestazioni. 

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L'occasione di Jack Miller e Brad Binder

L'impressione ricorrente di questo primo scorcio di campionato vede Acosta riuscire ad oltrepassare in modo mediamente costante la soglia della competitività della KTM, abilità che al momento non è rientrata nelle corde di Brad Binder e Jack Miller. I due piloti ufficiali attualmente patiscono l'ingombrante presenza del pilota di Mazarròn, che spesso si è caricato in solitaria le sorti della casa. Una duplice assenza (triplice considerando anche Augusto Fernandez) vistosa anche sotto il profilo gerarchico, tanto da ribaltare i valori interni, in breve tempo.

In Francia per Miller e Binder urge una rinascita tanto prestazionale quanto di risultati, alla luce di un inizio di campionato sotto le aspettative. L'australiano è alla prese con una delle stagioni più difficili della sua carriera in top class, avendo nel quinto posto di Portimao il suo miglior risultato, mentre il sudafricano dopo il doppio podio del Qatar tra Sprint e gara lunga, non è quasi mai riuscito a replicare la velocità ammirata nella passata annata.  

Lo storico di Le Mans parla austriaco

Le Mans rappresenta in tal senso l'occasione più ghiotta per invertire il trend, in virtù di una conformazione del tracciato che nelle ultime stagioni ha spesso esaltato le caratteristiche della moto, oltre che gli stessi attori in causa. A conferma di ciò, la vittoria nel 2021 di Jack Miller (quando militava ancora tra le fila Ducati), ai danni di Johann Zarco e Fabio Quartararo. L'anno successivo l'australiano salì nuovamente sul podio, terminando in seconda posizione alle spalle di Enea Bastianini e davanti ad Aleix Espargarò.

Nella passata edizione del GP di Francia ad esaltarsi fu Brad Binder, che in sella alla KTM conquistò la seconda posizione alle spalle di Jorge Martin e davanti a Pecco Bagnaia. La compagine austriaca, che non perde occasione di ribadire le proprie auree ambizioni in top class, è chiamata al complesso compito di permettere lo step finale ai suoi piloti, che dal canto loro devono dimostrare di reggere, se non superare, il limite al momento segnato da Pedro Acosta

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