GP Austria, Sprint: il commento tecnico

GP Austria, Sprint: il commento tecnico© Luca Gorini

Quattro più quattro, otto: Pecco Bagnaia sempre più leader del mondiale. Binder e Martin sul podio, VR46 "falciato" e a zero punti

19.08.2023 ( Aggiornata il 19.08.2023 15:50 )

Quattordici giri per la Sprint MotoGP del Red Bull Ring, indubbiamente la più brutta e noiosa disputata da inizio anno. Dispiace scriverlo ma, solo gli incidenti - per fortuna non hanno causato nfortuni o danni ai piloti - e qualche manovra al limite ha fatto salire l'adrenalina. Altrimenti, la volata di Pecco Bagnaia si è rivelata solitaria e priva di palpitazioni.

Bagnaia sempre più leader della MotoGP

Detto ciò, nulla toglie i meriti al campione del mondo né al Lenovo Ducati ufficiale, capaci di imporsi nuovamente da Portimao all'Austria. La superiorità mostrata dal numero 1 è netta: pole position, breve litigio con Brad Binder su KTM, volata verso il traguardo. Per il torinese è l'ottavo successo stagionale e, rimanendo in ambito Sprint, il quarto. Se si tratta di fuga verso il secondo iride, Vi rispondiamo "sì", perché poche volte il titolato in carica è stato battuto, e fatichiamo nell'intravedere chi possa arrestarlo.

Ci ha provato il sudraficano, a bordo di una RC16 davvero a punto. Tuttavia, non è bastato. La Desmosedici GP resta il riferimento della serie, ben sfruttata da Jorge Martin, a podio con la satellite Prima Pramac. Lo spagnolo si è ritrovato a stretto contatto con diversi rivali, uscendone indenne. 

Tanti incidenti nella MotoGP d'Austria: VR46 falciato

E' subito crash di gruppo tra Vinales, Oliveira, Zarco e Bezzecchi. Dei tre caduti alla prima curva, solo Marco ha ripreso l'azione, mentre Johann a Miguel sono rimasti fermi. Poco dopo, anche la Ducati Mooney VR46 è stata costretta alla resa, Fabio Quartararo ha ricevuto colpi ma è rimasto in piedi. Maverick è riuscito a continuare. A terra invece Takaaki Nakagami, giù pure Lorenzo Savadori.

Contatto tra Jorge Martin su Luca Marini, col fratello di Valentino Rossi nella ghiaia. Il nove volte iridato si trovava a bordo pista, proprio nel punto del fattaccio: immaginate la reazione di sconforto e disappunto. Se consideriamo la prima dinamica di gara, anche lì troviamo la Ducati Prima Pramac numero 89 coinvolta.

Long Lap Penalty inflitto a El Diablo, reo di aver toccato il cesenate del test team schierato da Noale. L'iridato 2021 e Marc Marquez hanno sofferto pure oggi, ma se i parimarca Honda sono tutti da bocciare, la Yamaha di Franco Morbidelli è andata bene. Per merito dell'italo-brasiliano, ovviamente.

Famiglia Espargarò: Pol meglio di Aleix

Aleix ne ha passate di tutti i colori, Pol gli ha messo le ruote davanti. Tra i fratelli Espargarò, sentiamo di scrivere che ilpiù giovane abbia fatto meglio, indipendentemente dalla singola posizione a precedere il più esperto. Il pilota GASGAS, tornato a Silvertsone dopo un infernale infortunio, galoppa già forte come un cavallo di razza.

Bravo Alex Marquez, anch'egli meglio del consaguineo Marc. Il Gresini Racing ha un ottimo attaccante, Il Repsol HRC un ex bomber. Guardate un po' come sono mutate le cose. Classifica ferma - non è la prima volta - per Enea Bastianini, costretto ad ammirare le gesta del compagno di squadra. 

Sprint MotoGP del Red Bull Ring: bandiera a scacchi

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi