C’è una novità in casa Vespa: la GTS 125 Super. Allarga il comfort delle Vespa “grandi” anche ai sedicenni e alle patenti B. Non è la prima volta che un motore 125 viene montato sulla serie delle ammiraglie ma questo è la versione più evoluta, iniezione elettronica e raffreddamento a liquido con pompa di circolazione elettrica invece della consueta unità meccanica: assorbe meno potenza e ne guadagna lo spunto, che in effetti per un 125 è molto buono. È un motore che tira sempre, mai in maniera sgarbata ma pronto e lineare nell’erogazione, confortevole nel traffico e abbastanza veloce sul dritto. La ciclistica è nata per motori un po’ più grossi ma non si avverte più di tanto perché è molto equilibrata. Stabile e intuitiva, meno agile del cinquantino ovviamente, ma solida in traiettoria: come scooter è davvero un bel livello, in piega non è difficile arrivare a sfregare col cavalletto.
Le sospensioni sono molto comode, uno spettacolo per come riescono a spianare lastroni, buche e rotaie; e se anche affondano in frenata e in curva, restano controllatissime e non innescano scuotimenti. In sintesi: proprio una gran bella guida, come del resto lo è quella della GTS 300 dalla quale la 125 Super ha prelevato la scocca in acciaio, compresi la sospensione monobraccio e quella posteriore a due ammortizzatori, e l’eccellente impianto frenante, disco davanti e dietro, di notevole efficacia.
Siamo in prima classe e questo si riflette anche sul prezzo, 4.500 euro f.c. Non è una cifra da scooter supereconomico. Ma la Vespa è una categoria a sé, e il lusso vale anche qualche sforzo.