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Rea e la dedica a Lascorz

Doppietta e vantaggio che si fa sempre più consistente: per Jonathan Rea la tappa di Imola del mondiale SBK è stata decisamente produttiva. Il nordirlandese della Kawasaki ha centrato la sua terza doppietta in stagione, la quinta in carriera, portando così il numero di successi di quest’anno a otto, su dieci gare disputate. Più combattuta gara 1 (leggi QUI) rispetto alla seconda (leggi QUI), dove il pilota di Ballymena è scattato in modo perfetto dalla terza casella di partenza, transitando in prima posizione alla variante “Tamburello” e non cedendo il comando fino alla bandiera a scacchi. Il pubblico lo ha acclamato come un pilota di casa. “Ho un feeling incredibile con questa pista” ha spiegato. Rea scattava in gara dalla prima fila, terzo tempo in qualifica. “In effetti ero abbastanza lento sia venerdì che sabato, invece in gara mi hanno preparato una moto velocissima”. Chi ha seguito la gara in televisione ha notato il gesto con il quale Rea a fine gara 2 attirava l’attenzione del cameraman sulla strumentazione della sua Kawasaki. C’era una dedica  a Juan Lascorz, sfortunato pilota spagnolo della Kawasaki che è rimasto paralizzato dopo un incidente nei test di Imola, nel 2012 (leggi QUI). In campionato Rea vola. In 5 round ha raccolto 240 punti, 87 più del secondo, Leon Haslam. "Questo weekend è stato incredibile e non so cosa dire, perché non ho mai attraversato un momento di forma tanto importante - spuegava a fine gara il pilota - Mi sto semplicemente godendo il momento. La chiave di questo fine settimana è stata quella di lavorare con la squadra venerdì e sabato per far sì di avere un pacchetto tecnico con il quale poter lottare in pista".  Una gara anomale, la prima di Imola. Uno sprint di soli 6 giri. "Mi preoccupava un po’, perché il nostro set-up non era fatto per andare al massimo sin da subito, ma in ogni caso siamo riusciti a vincere. In gara 2 ho tenuto d’occhio il mio vantaggio ed Arturo dal muretto mi ha dato degli ottimi segnali. Quando il gap è salito a un secondo ho pensato semplicemente a continuare e ad evitare errori”.

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