Magny Cours – E' il giorno della vigilia di una gara che può decidere la stagione, eppure la tensione non si vede. I piloti si sfidano a pétanque, ovvero il gioco delle bocce declinato alla francese. Qui ci sono i professionisti di questo sport, come Emmanuel Lucien e Vincent Demuth che hanno fatto vedere cose notevolissime con le bocce in mano.
Molto meno spettacolari i piloti. Soprattutto i due contendenti nella lotta al titolo.
Tom Sykes gira sorridente e rassicura tutti:
“Nessuna pressione extra, sono a posto, la pista mi piace molto e correrò come fosse una domenica come le altre”. Probabilmente il britannico è molto sincero e vedremo da domani il solito determinatissimo Sykes.
Sylvain Guintoli ha la faccia più tirata, invece. I
31 punti che lo dividono da Sykes sono pesanti come macigni e la voglia di fare la grande impresa sulla pista di casa lo fanno soffrire, ma non è il solo ad essere teso in vista di domenica. Come non bastasse la sfida mondiale, il francese è
in attesa dell'ufficializzazione del suo passaggio al team Honda per la prossima stagione.
Marco Melandri non sa ancora cosa farà il prossimo anno, ufficialmente è in attesa di ordini da Noale per sapere se correrà o meno in Superbike o seguirà
Aprilia nell'avventura della
MotoGp. Lasciamo stare le mille illazioni che si sentono in giro, ma consideriamo che chi è a capo dell'avventura sportiva Aprilia,
Romano Albesiano, sarà qui solo domattina, all'inizio delle prove. Sembra quasi che alla Casa interessi poco o nulla quello che sta succedendo a Magny Cours.
Mentre
Loris Baz e
Eugene Laverty sono
pronti a salutare la SBK, rispettivamente per per la Yamaha Forward Open e la Honda Open di Aspar Martinez, gli altri restano a testa bassa ad aspettare domenica, per sapere chi sarà campione del mondo e i che campionato correre il prossimo anno.
Tornando alle bocce, unica cosa concreta di oggi, ha vinto il team formato da
Haslam (un Maradona della pétanque),
Davies,
May e
Marino.
Marco Masetti