COM'E' LA SITUAZIONE – Riguardo l'elettronica la situazione attuale è molto complicata e dà adito a polemiche Le regole impongono l'adozione della stessa tipologia di elettronica montata sulla stradale ma solo Bmw, Aprilia e Yamaha hanno il ride by wire di serie. Ducati utilizza questo sistema solo in pista, fin dal 2008. Per aggirare la restrizione la marca italiana ha usato l'ingegno: il collegamento alla manopola del gas è elettronico ma le farfalle sono azionate da cavetti collegati al servomotore.. Quindi l'azionamento finale è meccanico ma il sistema è in grado di utilizzare tutti i più sofisticati controlli elettronici: trazione, partenza, antimpennamento, freno motore e molto altro. Honda, Suzuki e Kawasaki erano rimaste al palo ma con la liberalizzazione anch'esse potranno utilizzare l'acceleratore elettronico in gara.
IL SISTEMA HONDA – E' sviluppato dalla britannica Pectel PI, azienda del gruppo Cosworth, che forniva anche la precedente centralina di controllo e il relativo software. “Non c'è proprio paragone” ha commentato Rea. “Abbiamo gareggiato finora con un controllo di trazione molto rudimentale e la differenza era sensibile specie a gomme finite. Adesso anche sulla CBR-RR posso aprire il gas senza rischiare di mettermi ogni volta la moto per cappello.”
Paolo Gozzi