Conclusa la stagione 2024, prima di proiettarci totalmente verso la prossima vale la pena focalizzarsi su esperienze uniche vissute dai piloti quest'anno. Una di queste è chiaramente quella di Filippo Fuligni, pilota italiano solitamente impegnato nel Campionato Italiano Velocità e dai trascorsi anche nel mondiale Supersport, il quale ha gareggiato anche nel contesto del MotoAmerica in occasione del round al “Circuit of the Americas” di Austin in sella ad una Ducati Panigale V2 schierata dal team Honos. Ci siamo fatti raccontare questa avventura sul tracciato texano: ecco cosa ci ha raccontato in eclusiva a proposito del weekend di gara e delle particolarità della massima serie americana.
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Fuligni: “Occasione arrivata per caso, ma esperienza bellissima”
“E' capitato tutto per caso grazie a Davide Bonfanti, titolare del team per cui ho corso negli ultimi due anni, che è andato a lavorare nel MotoAmerica per il team Honos di Jorge Ehrenstein”, ci ha spiegato Fuligni. “Sono stati loro a darmi l'opportunità di guidare una Ducati Panigale V2 ad Austin e io ovviamente ho accettato senza pensarci. E' stata una bellissima esperienza, perché pur avendo guidato pochissime volte una Ducati in passato, mi sono trovato bene fin da subito e sono riuscito ad adattarmi immediatamente anche alle Dunlop utilizzate negli Stati Uniti, visto che con tante mescole a disposizione ho avuto modo di scegliere il compound giusto per il mio stile di guida”.
"Austin è una pista pazzesca, probabilmente la più complicata su cui abbia mai corso, ma anche tra le più divertenti e sono stato veloce già dalle prove sfiorando la pole position”, prosegue parlando dei risultati ottenuti. “Purtroppo le due gare sono state un po' sfortunate visto che nella prima Mathew Scholtz (campione 2024, ndr) mi è caduto davanti e ho perso molto tempo per evitarlo, mentre nella seconda ero in lotta per il podio quando un problema elettrico mi ha rallentato, ma ciò non toglie nulla a questa bellissima esperienza che mi ha dato l'opportunità di vedere un ambiente del tutto diverso”.
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