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Guarneri (MX1) e Charlier (MX2) campioni

SAN SEVERINO MARCHE (MC) – Si sono conclusi con i titoli di Davide Guarneri (MX1) e il francese Christophe Charlier (MX2) sono i campioni degli Internazionali d’Italia di Motocross 2010. Ciucci, invece, ha vinto il titolo della classe Under 17.

Nella MX1 tutti gli occhi erano puntati su Tony Cairoli e Maximilian Nagl ed infatti in gara è il duo KTM Factory Red Bull De Carli a dare spettacolo: Cairoli e Nagl non si risparmiano ed in entrambe le manches fanno gara a se, staccando gli altri e “duellando” a ritmi forsennati. La prima manche va al siciliano che azzecca il sorpasso giusto e si guadagna quel margine che gli permette di concludere primo. Nella seconda la lotta fra i due è ancora più serrata. I due piloti corrono al limite e si sorpassano a ripetizione, fino a che Cairoli, per troppa foga, incappa in un errore alla penultima curva a due giri dal termine. La sua KTM 350 rimane incastrata nella rete, consentendo al tedesco di involarsi verso la vittoria. Dietro loro c’è Leok. Guarneri è quarto e quinti ed è campione 2010.

Nella MX2, dopo la suspense per la caduta iniziale di Charlier (Yamaha Gariboldi), il pilota francese riprende a “volare” e recupera fino alla quarta posizione, proprio dietro al suo diretto concorrente per il titolo Shiffer (KTM Axo Silver Action). In gara 2 invece non ce n’è per nessuno: il pilota francese parte e conclude al primo posto, seminando gli avversari e conquistando così il titolo di campione 2010. Vince la gara il compagno di team, il finlandese Kullas (Yamaha Gariboldi), il quale, dopo aver vinto gara 1 in modo magistrale, conserva il secondo posto dagli attacchi di Shiffer in gara 2.

Nell’Under 17 Ciucci (KTM Max Bart Steels) è l’autentico dominatore della categoria, vincendo tutto: le manches e soprattutto la tabella rossa di campione italiano Under 17. Dietro di lui è tempo di rivelazioni: Zecchina (Suzuki Castellari) si conferma un mago col 125cc. 2 tempi, ed è due volte secondo in sicurezza, mentre Bernardini (KTM Maglia Azzurra) non è altrettanto brillante ma riesce lo stesso a conquistare meritatamente il podio.

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