Home

Motomondiale

SBK

Off Road

Pista

Mondo Racing

The Test

Foto

Motosprint

LIVE

Vinales si racconta

Nove le gare disputate e solo 9 i punti di ritardo dal suo diretto antagonista alla vittoria finale nel mondiale Sandro Cortese. Così Maverick Vinales si presenta a metà della stagione che potrebbe vederlo campione del mondo della neonata Moto3. Ma il giovane spagnolo non è solo questo: il rookie della 125GP 2001 è anche colui che quest'anno è stato in grado di vincere 5 gran premi e di salire sul podio per 6 volte, partendo per 4 volte dalla pole position. "Sarà importante essere regolare e non commettere errori ... ma anche essere veloci e decisi!", afferma l'iberico. Secondo nel mondiale Moto3 a nove punti da Cortese con cinque vittorie, un secondo posto e quattro pole in nove gare. Sei soddisfatto di questa prima metà della stagione? "Sì, completamente, sono i risultati a dirlo". Se te lo avessero detto ad inizio stagione saresti stato altrettanto contento?

"Sì, certamente, chi non lo sarebbe stato? Non credo che qualcuno ci avrebbe pensato due volte prima di accettare tutto questo"

Con meno vittorie Sandro Cortese è primo in classifica. La costanza è importante per diventare un campione, giusto?

"Senza dubbio. E 'importante essere consistenti e non fare errori, però è anche importante essere veloce e decisi in certi momenti".

Questa è la prima stagione per la nuova categoria della Moto3 e quindi come prevedibile, una stagione di evoluzione anche per chi le moto le costruisce. Come giudichi le prestazioni e lo sviluppo della FTR-Honda fino ad ora e sopra tutto che cosa chiedi di loro per le gare che restano?
 "L'evoluzione è stata molto buona. All'inizio dell'anno la moto era più lenta delle KTM. Poi però la Honda ha fatto un passo avanti e questo ci ha permesso di poter lottare adeguatamente contro di loro anche se, nelle ultime gare, sono tornati a lavorare molto bene. In ogni caso i progressi non sono mai sufficienti e non bisogna mai smettere di lavorare, però devo dire che la mia squadra mi ha fornito sempre una moto molto competitiva. "

Restano otto gare che comprendono anche le extra europee in USA e Asia e Australia. Questa seconda metà del campionato sarà più difficile della prima parte?

"Certo, anche perché alla fine vedremo che vincerà questo mondiale, inoltre ci sono meno gare e meno spazio per commettere errori".

Tra te e Sandro Cortese ci sono soltanto 9 punti, mentre al terzo posto c'è Luis Salom ma con un ritardo di oltre 50. Come descriveresti il tuo diretto rivale per il titolo?

"E' un pilota molto un forte e consistente. Non c'è dubbio che è un grande rivale e questo non fa altro che aggiungere più valore a quelle gare in cui riesco a batterlo".

Sei approdato al Motomondiale lo scorso anno in 125 ed ora sei in sella ad una Moto3, come valuti questo cambiamento?

"Quando ho provato la moto per la prima volta, mi sono reso conto che le differenze non erano poi cosi tante. Sapevamo che ci sarebbe stata un'evoluzione della categoria, che le moto avrebbero avuto una potenza minore e che sarebbero state più semplici da guidare. A mio parere è una classe interessante".

Un'ultima curiosità: perché hai un cinghiale come mascotte?

"E' a causa di un soprannome che la mia squadra mi ha dato. Suppongo che sia perché ho un atteggiamento aggressivo in pista. Mi piace molto".