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MotoGP, Di Giannantonio: “Tra la GP23 e la GP25 sembrano passati 5 anni”

© Luca Gorini

Pur senza poter tornare in azione essendo ancora alle prese con il recupero della forma fisica in seguito all'operazione alla spalla, Fabio Di Giannantonio è tornato nel paddock della MotoGP a Barcellona. Il romano del team Pertamina VR46 ha commentato il gran finale di stagione con un pizzico di rammarico non essendo stato in sella, ma si è detto anche e soprattutto stupito della nuova Ducati che guiderà nel 2025.

E' stato uno show bellissimo, in grado di tenere tutti con il fiato sospeso fino all'ultimo”, ha detto Diggia parlando della lotta mondiale tra Martin e Bagnaia. “Il mio unico rammarico è quello di non essere stato in pista insieme a loro negli ultimi Gran Premi, ma mi sono divertito lo stesso ed è stato fantastico venire qui a Barcellona facendo una sorpresa al team VR46. Ci tenevo ad essere presente ai test pur non potendo ancora salire in sella, perché così mi sto già proiettando verso il 2025 e mi sto facendo un'idea di quale possa essere la situazione della prossima stagione”.

Di Giannantonio: “Uno dei test più ricchi di sempre, Ducati un'opera d'arte”


E' pazzesco quante novità abbiano portato le varie Case, credo sia uno dei test di fine anno più ricchi di sempre da questo punto di vista e mi hanno stupito sia Yamaha che Aprilia, così come KTM”, prosegue Fabio commentando i test e, in particolare, la sua futura moto. “Ducati ha fatto un'opera d'arte, quando ho visto la mia moto sono rimasto a bocca aperta perché credo che la GP25 sia la più bella di sempre e, rispetto alla GP23 che ho guidato fino a poche settimane fa, sembra sia cinque anni più nuova e tecnologica”.

Chiaramente non è mancata una battuta a proposito della sua condizione fisica, che lo costringerà ad un inverno meno intenso del solito: “Tra un paio di settimane toglierò il tutore e ricomincerò a muovere la spalla, venendo seguito da un fisioterapista. Da lì dovranno passare due mesi prima di tornare in moto, ma prima di salire di nuovo sulla MotoGP per i test guiderò una moto stradale andando per gradi e riprendendo la giusta confidenza in sella”.

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