Più dei soldi, contano
tecnologia ed esperienza. Si sta comportando così, l’
Audi, nei confronti della
Ducati. E all’interno di
Ducati Corse, dove da mesi sono asserragliati gli irriducibili della MotoGP, ringraziano. Il concetto è semplice: anziché spendere cifre ingenti per consulenze esterne (molto frequenti nel “racing”, almeno nelle aziende occidentali) è meglio sfruttare il notevole patrimonio tecnologico accumulato da uno dei giganti mondiali dell’auto: il
gruppo Volkswagen, proprietario dell’Audi che a sua volta è proprietaria della
Ducati.
È anche
da questa sinergia che è nato il nuovo motore V4 della Desmosedici GP15. Che è molto bella, molto compatta, decisamente elegante pur essendo
aggressiva. E, soprattutto, molto nuova: solo il 10 per cento delle sue parti è intercambiabile col modello precedente.
La
Desmosedici GP15 è la prima, vera, novità prodotta dal gruppo insediatosi al vertice di
Ducati Corse per affrontare il nuovo corso, cioè la ristrutturazione del dopo
Filippo Preziosi. A questo gruppo, capitanato da
Gigi Dall’Igna, è stato affidato un progetto strategicamente fondamentale, approvato nell’ambito del piano quinquiennale pianificato dall’azionista di riferimento (Audi) insieme al top management Ducati e in particolare l’amministratore delegato
Claudio Domenicali.
Enrico Borghi
L’articolo completo lo potete leggere sul numero di Motosprint in edicola dal 17 febbraio. 10 pagine interamente dedicate alla nuova Ducati MotoGP, con interviste a Dall’Igna e Ciabatti, oltre alla storia della Rossa al Motomondiale.