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Petrucci: che feeling con la Ducati!

La Desmosedici 14.1 non sarà certo una novità assoluta per Daniele Romagnoli, che nella scorsa stagione ha lavorato sulla Ducati ufficiale al fianco di Cal Crutchlow: la conoscenza della moto e dei metodi di lavoro della casa di Borgo Panigale hanno rappresentato un sostanziale vantaggio. Il nuovo capo-tecnico del team Pramac Racing ha iniziato la sua collaborazione con Danilo Petrucci nei test di Valencia dello scorso novembre: "Tre giorni che sono andati oltre le nostre aspettative",  sottolinea Romagnoli. "Abbiamo iniziato con molta tranquillità girando con l’obiettivo di consentire a Danilo di conoscere la moto. Il secondo giorno la grandissima sorpresa con Danilo che ha fatto registrare il miglior tempo sul bagnato. Sapevo che fosse veloce in condizioni di bagnato e lo è anche la Ducati ma ciò che mi ha colpito è stato il feeling che si è creato immediatamente tra pilota e moto. Il terzo giorno, poi, abbiamo lavorato sulla moto con un po’ di variazioni sul set up per cercare di mettere nelle condizioni Danilo di adattarsi al grip posteriore e gestire la potenza. La Ducati è famosa per avere un motore potente quindi non è immediatamente facile da guidare. Durante la terza giornata di test abbiamo trovato buon set up lavorando sulle geometrie, le sospensioni e sull’elettronica. Il settimo tempo ci ha fatto andare tutti a casa felici". Ora, dopo la lunga pausa invernale, la tabella di marcia riprenderà con la tre giorni di Sepang, dal 4 al 7 febbraio: “Inizialmente si tratta di girare per riprendere contatto con la moto dopo l’inverno. Sepang è una pista molto diversa rispetto a quella di Valencia. Quando Danilo avrà raggiunto un buon livello di prestazione inizieremo a lavorare in modo più approfondito provando dei setup più adattati per esaltare le sue doti. Sepang sarà importante anche perchè la 14.1 avrà un’evoluzione a livello di elettronica. Anche durante la stagione verranno introdotti degli aggiornamenti che potrebbero migliorare le prestazioni della moto”. Romagnoli si apre completamente parlando anche del suo rapporto con Danilo Petrucci: “Ho trovato un ragazzo umile, attento ai particolari. Si è informato sul metodo di lavoro di Ducati, su cosa è stato fatto negli ultimi anni. Ha ascoltato molto e questo è un segnale di grande maturità. Del resto un pilota come lui sa che la cosa migliore è affidarsi al team per costruire subito un ottimo rapporto di comunicazione e lavorare meglio insieme. A livello tecnico Danilo è un pilota molto bravo nella fase di frenata. E uno dei punti forti della Ducati è proprio la fase di frenata. Se riuscirà a capirlo fino in fondo potrà sfruttare al meglio il potenziale della moto”.