Il pilota italiano 9 volte iridato è stato ospite a Poretcast, il podcast di Giacomo Poretti, dove ha raccontato in una lunga intervista diversi aneddoti che hanno caratterizzato la carriera del #46. Inoltre sipega come è nata la VR46 Academy: "Trascorrere tanto tempo con i ragazzi è bello perché ti permette di restare giovane, inoltre a me piace proprio fare il tifo per loro e quando guardo le loro gare è proprio una sofferenza. Qual è il mio compito nell’Academy? Fino a quando correvo il mio compito era allenarmi con loro e passare gran parte del tempo insieme in pista e in palestra, oggi la mia mansione è seguire gli allenamenti in moto. Decidere dove andare a girare e poi partecipare alle sedute correndo insieme e sfidandoli".
E sul leggendario duello nel GP di Catalunya 2009
La gara sul tracciato di Barcellona è entrata nella storia per quel mitico soprasso all'ultima curva, ai danni di Jorge Lorenzo, che regalò a Valentino il troinfo in extremis. "Quella è la gara in cui ho goduto di più. Lì è stata proprio una botta di adrenalina pazzesca. Quel sorpasso l’avevo già fatto con Stoner l’anno prima al penultimo giro ma lui mi aveva risorpassato e fu vano ma memore di quel ricordo mi sono detto ‘proviamoci’. La curva prima gli sono uscito attaccato, poi c’è il momento più bello il in cui dici mi butto dentro e dici provo, lì per lì visto quanto è serrata la battaglia il mio pensiero è stato ‘se casco, spero di far cascare anche lui’. Lì per lì ho visto che non ci stavo e così mi è venuta l’idea di scalare una marcia, farla in seconda invece che in terza e ho sentito che ci stavo e riuscivo a stargli davanti e completare il sorpasso e a quel punto ho dato gas e ho realizzato che da lì non mi avrebbe potuto più passare. In quei sei secondi è stata l’apoteosi, un’autentica esplosione".