Come accade ormai da tempo, Marc Marquez viene punzecchiato sul tormentone 2015, ripreso da Valentino Rossi durante una diretta condivisa da Andrea Migno. L'otto volte iridato e il nove volte iridato hanno incrociato le traiettorie nella stagione 2021 della MotoGP, poi non più. Ma ancora se ne parla: "Questo è il mio semplice pensiero: ho di meglio a cui pensare, non perdo tempo su dichiarazioni di altri piloti. Non penso si tratti di un attacco psicologico verso di me, tanto non otterrebbe niente di tutto ciò, come niente successe nel 2016 e 2017. E' acqua passata".
Marquez e il titolo MotoGP 2024: Marc sembra soddisfatto, ma...
Insomma, il numero 93 risponde ai tediosi quesiti, risultando però stizzito: "Sono concentrato su Misano, l'ultima cosa per me è entrare in giochi con piloti che non corrono più. Non mi interessa fara una guerra con chi non corre, nulla mi porterebbe. Chiedete a lui il motivo per cui continua così".
Nell'ultima di Misano furono tanti fischi e insulti a lui rivolti. Il catalano del Gresini Racing la prende con filosofia: "Ringrazio Pecco Bagnaia, ha provato a disincentivare i fischi dei tifosi. Se qualcuno può fermare certe cose, questi sono i piloti. Non trovo il bisogno di fischiare chi compete, ma questi sono gli sport".
A cosa punta Marc Marquez nel weekend in arrivo? Dipende: "Ci sarà da capire l'evolvere delle condizioni. Importante sarà evitare errori potenzialmente pesanti, che da piccoli diventano grandi. Mi chiedete se penso al titolo, io dico che già mi sono tolto le soddisfazioni cercate. Uso il 2024 per preparare al meglio il 2025".