Il nuovo obiettivo raggiunto da Max Biaggi: dalla pista di asfalto a quella... da sci!

Il nuovo obiettivo raggiunto da Max Biaggi: dalla pista di asfalto a quella... da sci!

Il Corsaro è tornato sui social e ha raccontato qual è stato il motivo della sua assenza, dato che si è concentrato per ottenere un nuovo ruolo

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07.01.2025 ( Aggiornata il 07.01.2025 15:48 )

53 anni compiuti lo scorso 26 giugno, Max Biaggi si tiene molto in forma, non solo da un punto di vista sportivo, ma soprattutto a livello mentale. Il romano è sempre impegnato nella sua evoluzione come essere umano e ha dato una nuova lezione a tutti. Da un po’ non si faceva più vedere sui social e questa sua assenza aveva dei motivi specifici...

A raccontarlo è stato lui stesso: “Ho dedicato gran parte del mio tempo al conseguimento di un traguardo, che da tempo desideravo raggiungere. Il 6 dicembre infatti, con l’esame didattico in aula, ho concluso con successo il mio percorso per diventare Assistente Maestro di Sci. Ora posso dirlo con orgoglio: “Missione compiuta” !!! Cavolo fa strano, tanto strano e sono davvero felice!”

Biaggi: "Non più due ruote, ma due sci"


Biaggi ha portato a termine un tipo di percorso e ha scritto: “Dopo aver smesso di correre nel 2012, ho sempre cercato di darmi degli obiettivi, per poter vivere questa vita con l’intensità con cui merita di essere vissuta”. Questa volta la pista di asfalto l’ha sostituita con quella da sci: “La voglia di una nuova sfida, mi ha portato decisamente lontano dalla mia comfort zone. Non più due ruote, ma due sci. Molte similitudini dinamiche, ma sensazioni completamente diverse. Non più Max Biaggi, ma uno dei tanti, animato da una passione sfrenata. E così mi sono ritrovato in un’aula o sulle piste di sci, in mezzo ad un mare di giovani ragazzi! Età media 20 anni!!! Ero decisamente un fuori quota. Ma solo per l’età! Mi sono messo in gioco, come uno di loro, uno dei tanti, senza mai tirarmi indietro. Ma quanto è stato bello? Non riesco a descrivere quei momenti in tutta la loro bellezza! Confrontarmi con loro, con il loro approccio alla vita, allo sport, al mondo del lavoro, visto che per ognuno di loro, quegli esami hanno rappresentato lo step d’ingresso al mondo del lavoro, è stato incredibilmente costruttivo, oltre che entusiasmante”.

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