MotoGP: allenamento e dieta di Fabio Quartararo | Vita da piloti

MotoGP: allenamento e dieta di Fabio Quartararo | Vita da piloti© Luca Gorini

Per raggiungere certi risultati il campione 2021 ha un programma ben strutturato che comprende allenamenti, ma anche una dieta ferrea

27.02.2023 ( Aggiornata il 27.02.2023 17:40 )

Vincitore del titolo mondiale nel 2021 in sella alla Yamaha e con 11 vittorie all’attivo da quando è in MotoGP, il francese di Nizza Fabio Quartararo è uno dei talenti del motociclismo odierno. E essendo anche lui un atleta di alto livello ha una vita puntata tutta verso il trionfo. Tra workout di cardio, con corsa e bici, e allenamenti in pista il 23enne vive la sua giornata seguendo una routine specifica.

Come si allena Quartararo?

Dopo essergli sfuggito il mondiale della scorsa stagione il pilota Yamaha è ancora più carico per inseguire a tutti i costi il secondo titolo di MotoGP e intensifica il suo allenamento quotidiano, ma vi siete chiesti di cosa si tratta nel concreto. Fabio svolge in gran parte un allenamento cardio - si intende un'attività fisica che preveda un elevato livello di dispendio energetico – che comprende, come vediamo spesso dai social, lunghe sessioni di corsa. Infatti “El Diablo” quasi tutti i giorni, o per lo meno due o tre volte a settimana, percorre una distanza che varia da un minimo di 15 km ad un massimo di 20 km.

Lui stesso dichiara a Motogp.com: “Ho due o tre tipologie di allenamento al giorno. Una per il mattino, una per il pomeriggio e a volte anche per la sera, quando magari faccio ciclismo davanti alla TV. In generale do spazio al cardio. Appunto con ciclismo e corsa”

La sessione non è finita qui, infatti, dopo la corsa il francese svolge un allenamento in palestra focalizzandosi su addominali o spalle. Per un motociclista sono molto importanti questi aspetti che Fabio allena, in primis la resistenza aerobica perché sulla moto molte volte si va in “apnea” soprattutto in frenata quindi essere preparati è d’aiuto. E poi c’è lo sviluppo della parte muscolare del fisico.  Le zone più sotto stress sono appunto, le spalle, tricipiti e bicipiti. L’addome che serve soprattutto nei cambi di direzione veloci, dove il pilota richiama il mezzo tramite quest’ultima parte del corpo, avvalendosi anche delle gambe; e infatti un ulteriore parte importante da allenare sono gli arti inferiori. Proprio a dare conferma di quanto detto ecco cosa racconta Quartararo: “Dopo corsa e bici, spesso lavoro sugli addominali o sulle spalle. Magari per un giorno mi focalizzo su quello e poi focalizzo sulle gambe per esempio”.

Ogni allenamento ha in conclusione una parte finale dedicata allo stretching e in questo, purtroppo, il pilota di Nizza è carente: “Sono un disastro nello stretching”.

Nella prossima pagina la dieta del campione

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