La categoria ha vissuto un’annata a tinte tricolori, con l’1-2 Bulega-Manzi, il titolo della Ducati e il podio della MV con Schrötter. Ma non solo
Dopo la rivoluzione regolamentare dello scorso anno, che ha permesso l’ingresso delle Next Generation, moto di maggiore cubatura, il 2023 della Supersport (SSP600) è stato all’insegna dei colori italiani (21 gare vinte dai nostri piloti con nove podi di manche monopolizzati!) e in particolare di Nicolò Bulega. Il ducatista ha dominato la stagione contribuendo a rendere speciale l’annata della Casa di Borgo Panigale, con Stefano Manzi unico vero antagonista, ma sono stati tanti i piloti in grado di mettersi in luce in più di un’occasione. Così come sono state molteplici le sorprese in negativo.
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Inarrestabile
Difficile esprimere qualcosa che non sia già stato detto nel corso della stagione in merito al mattatore: con 16 successi in sella alla Panigale V2 del Team Aruba, la leadership del ducatista non è mai stata realmente in discussione.
Stefano Manzi 9
Stoico
Il riminese del Team Ten Kate è stato l’unico in grado di tener testa – per quanto possibile – al campione del Mondo, tenendo aperto il campionato fino al penultimo round pur dovendo fare i conti con una “vecchia” Yamaha R6 non sempre all’altezza delle Next Generation.
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