SSP300, Svoboda: “Gli errori di quest'anno? Ho faticato a reggere la pressione"

Tra i piloti che quest'anno hanno sorpreso in positivo nel mondiale Supersport 300, va annoverato Petr Svoboda, talento proveniente dalla Repubblica Ceca che all'inizio della stagione 2023 ha sorpreso tutti ottenendo un'inaspettata doppietta nel round inaugurale di Assen. Il portacolori del team RT Motorsport ha continuato a mostrare una gran velocità per tutto il campionato, ma nella seconda parte qualche caduta di troppo l'ha estromesso dalla lotta al titolo. Conclusa l'annata, gli abbiamo chiesto un bilancio (ed uno sguardo al 2024): ecco cosa ci ha raccontato il classe 2002 in esclusiva.

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Petr, la tua stagione è stata a due facce: ce la racconti?

“Sono partito alla grande con due fantastiche vittorie ad Assen e credo che nessuno si aspettasse che potessi essere così competitivo all'inizio di quest'anno. La prima parte è stata ottima ed ero in piena lotta per il mondiale, ma dopo la pausa estiva qualcosa è cambiato in me e ho fatto fatica a reggere la pressione, commettendo qualche errore di troppo che mi auguro di non commettere nuovamente nel 2024”.

Cosa hai pensato quando hai vinto la tua prima gara nel mondiale?

“Credo che sia impossibile descrivere in maniera comprensibile quel momento, ma mi sono passati davanti agli occhi tutti i momenti difficili che ho vissuto per arrivare ad ottenere quel risultato. Sono arrivato al mondiale nel 2021 con mille difficoltà e tantissime cadute, ma quando vinci vieni ripagato per tutti gli sforzi fatti”.

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“Nel 2024 dovrei restare in 300, ma...”

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A proposito di 2024, sarai ancora in Supersport 300?

“Credo proprio di sì e mi auguro di essere nuovamente protagonista. Penso che questa stagione mi abbia fatto maturare rendendomi un pilota più forte, perciò sono ottimista in vista della prossima, anche se in 300 non si può mai sapere visto che le gare sono davvero incerte ed estremamente combattute”.

La 300 è una categoria di cui si parla spesso per ragioni legate alla sicurezza: tu che ci corri, che cosa ne pensi?

“E' una categoria molto difficile, perché con moto molto vicine tra loro dal punto di vista prestazionale ci si ritrova spesso in gruppi decisamente numerosi. A volte è pericolosa, è vero, ma è anche ricca di giovani piloti che cercano di mostrare il proprio potenziale e chi esagera viene punito, perciò non mi dispiace correrci, specialmente trattandosi di un mondiale. Anche se ammetto che l'idea di effettuare il salto in SSP c'è, visto che con la Triumph mi sono divertito. Vediamo cosa mi riserverà il futuro”.