Chi è Nicolò Bulega, il nuovo campione Supersport

Chi è Nicolò Bulega, il nuovo campione Supersport© GPAgency

Tutto sul figlio di Davide, prossimo pilota Superbike al fianco di Alvaro Bautista in Ducati e primo ducatista iridato nella classe cadetta

10.10.2023 ( Aggiornata il 10.10.2023 10:47 )

Dallo scorso 30 settembre è ufficialmente campione Supersport 2023 dopo aver vinto la prima delle due gare di Portimao dopo una stagione a dir poco sontuosa con 14 successi in 22 gare. Contando anche Paolo Casoli, è il quarto azzurro a vincere il titolo nella classe cadetta ed il secondo ducatista a riuscirci proprio dopo Gasolio (anche se nel 1997 la categoria era denominata Supersport World Series, diventata poi Supersport World Championship nel 1999). Stiamo parlando ovviamente di Nicolò Bulega, letteralmente rinato con il suo passaggio alle derivate di serie nel 2022, stagione terminata con 9 podi ed il quarto posto in campionato. 

Classifica piloti Superbike

Cerchia ristretta


Nicolò appartiene a quella ristretta cerchia di piloti figli di genitori anch’essi piloti che comprende anche Rossi, Quartararo, Gardner, Mamola, Mackenzie, giusto per citarne alcuni. Il papà di Nicolò, Davide, ha corso nel Motomondiale in classe 250 dal 1993 al 1998 e nel 1998 ha corso anche contro Valentino Rossi. 

Prossimi appuntamenti superbike

Enfant prodige


Nato a Montecchio Emilia il 16 dicembre 1999 (coetaneo di Fabio Quartararo, anche lui classe 1999), inizia a correre con le minimoto (un po’ come tutti i piloti). Dal 2011 al 2013 vince in serie: italiano ed europeo MiniGP Junior 50, italiano PreGP 125 ed italiano PreGP 250. Dopo il sesto posto nel CEV Moto3 ed alcune gare nel CIV Moto3 nel 2014, nel 2015 si laurea campione del CEV Moto3 all’ultima gara di Valencia.

Esordio da sogno nel Motomondiale…e poi?


La vittoria del CEV Moto3 gli spalanca le porte della Moto3 iridata, dapprima come wild card nel 2015 con la KTM dello Sky Racing Team VR46 e poi come pilota ufficiale del team nel 2016 insieme a Fenati e Migno con Dalla Porta entrato dopo per via del licenziamento dello stesso Fenati. La stagione di debutto è da sogno, con due podi (Jerez e Motegi) e tante belle prestazioni. 12 gare su 18 in top 10 e settimo posto finale con 129 punti.

Nel 2017 le prestazioni belle dell’anno precedente non si vedono più: solo 7 gare su 19 in top 10 con un quarto posto come miglior risultato in gara. Quello che incide sulle prestazioni di Bulega è il fatto di essere troppo grosso per moto piccole come le Moto3 (come a suo tempo fu per Simoncelli). Conclude la stagione con 81 punti in dodicesima posizione.

La stagione 2018 è estremamente negativa, sono più i ritiri (6) che le gare a punti (4), ma è anche vero che salta le quattro gare finali della stagione per un incidente domestico. Chiude con soli 18 punti. 

La Moto2, luce in fondo al tunnel?


Nel 2019 passa in Moto2 sempre con lo Sky Racing Team al fianco di Luca Marini. Va a punti in 9 delle 19 gare in calendario, salta il Texas per un problema di sindrome compartimentale e chiude con 48 punti in diciassettesima posizione. Qualcosa del Bulega Moto3 forse inizia ad intravedersi

L’anno successivo, il 2020, passa al team Gresini. La stagione è particolare, influenzata dal Covid e porta le gare doppie. Nicolò va a punti in 8 delle 15 gare in stagione e chiude con 32 punti in ventesima posizione. Il 2021 è l’anno più nero della carriera di Bulega nel Motomondiale. Solo 3 gare a punti sulle 18 in calendario e due saltate per infortunio per un totale di 12 punti.

Il bilancio dell’avventura nel Motomondiale recita: 99 gare, 2 podi, 2 pole, 2 giri veloci e 323 punti conquistati. 

La rinascita in Supersport


Il resto, poi, è storia, con il passaggio in Supersport nel 2022 raccontato da Serafino Foti nel post gara-1 di Portimao 2023. Stagione 2022 che chiuderà al quarto posto con 242 punti e 9 podi totali, senza però vincere gare, tutte a favore di Yamaha tranne due vinte da Montella (Kawasaki) e Tuuli (MV Agusta).

Bulega si rifarà con gli interessi in questa stagione vincendo 14 delle 22 gare (manca ancora il doppio appuntamento di Jerez) e laureandosi campione del mondo con un round di anticipo.

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