Non solo Marquez&Co: i fratelli Kofler e la loro prima volta insieme in Supersport

Non solo Marquez&Co: i fratelli Kofler e la loro prima volta insieme in Supersport© GPAgency

Complice l'infortunio di Bayliss, a Most Andreas ha fatto compagnia al fratello Maximilian nel box D34G. "Non avevamo mai corso da compagni nella stessa classe, è speciale ed aiuta"

01.08.2023 ( Aggiornata il 01.08.2023 17:42 )

Conosciamo tante coppie di fratelli che ogni domenica si sfidano in pista: i Marquez, gli Espargarò, i Binder, in precedenza i Rossi – Marini, ed ora anche i Kolfer. Esatto perché nel round di Most appena trascorso Maximilian e Andreas si sono sfidati – da compagni di squadra - in Supersport, condividendo il box del team D34G, in seguito all’approdo nel mondiale di Andreas – 4 anni più piccolo di Max – come sostituto dell’infortunato Oliver Bayliss.
 
Come è stato dividere il box con il proprio fratello?

Maximilian: “In passato era già successo, ma mai correndo nella stessa categoria. E’ molto bello, nonché particolare per certi versi, ma è una ottima occasione per aiutarci l’un l’altro”.
Andreas: “Debuttare nel mondiale condividendo il box con mio fratello è stato incredibile, ha reso tutto più speciale”.
 
Chi ha influenzato chi relativamente al correre in moto?

M: “Difficile da dire, ma essendo io più grande ho cominciato prima, e penso che vedendomi Andreas si sia appassionato al motociclismo. Il fatto che anche nostro padre sia stato un pilota ha aiutato entrambi ad appassionarsi”.
A: “Le gare sono state sempre parte integrante della mia vita. Ho avuto la prima moto a 3 anni, e d quel momento tutto è arrivato di conseguenza. Non posso immaginare la mia vita senza le gare in moto”.
 
E’ un aiuto o uno svantaggio avere un fratello impegnato nello stesso sport?

A: “Non è facile dal punto di vista economico per la famiglia, ma per me poter girare insieme a Max è un grande aiuto, dato che mi ha sempre aiutato e supportato. A Most la sua maggiore esperienza è stata molto importante”.
 
Max qual è stato il primo consiglio che hai dato ad Andreas prima del weekend?
 
“Ho cercato di aiutarlo ad adattarsi rapidamente alla Ducati, dato che io sono al secondo anno con questa moto: gli ho spiegato le differenze tra la 955 e le altre Supersport, e le marce da utilizzare a Most. Il resto ha dovuto farlo lui, dato che ognuno ha il suo stile di guida”.
 
Andreas hai seguito il consiglio?
 
“Assolutamente. Venerdì nelle FP ho cercato di seguirlo e capire, per adattarmi in fretta”.

Maximilian e Andreas: i Kofler a confronto

Qual è il punto forte di tuo fratello? E quello debole?
 
M: “E’ stata la nostra prima gara nella stessa categoria, quindi è presto per dirlo. Per il momento mi sono goduto la sua presenza in pista”.
A: “Non saprei, certamente il nostro rapporto è ottimo”.
 
Fuori dalla pista invece?
 
M: “Abbiamo un bel rapporto, ci aiutiamo tanto, anche se ovviamente a volte ci sono le classiche lotte tra fratelli”.
A: “Nulla in particolare. Sono stato orgoglioso di lui quando è sbarcato nel mondiale, e ho sempre cercato di supportarlo in qualche modo”.
 
Come descrivereste il vostro modo di essere fratelli?
 
M: “Siamo diversi. Andreas è quello più frettoloso, che fa sempre le cose velocemente e di fretta. Io sono più tranquillo, più rilassato: se finisce di cenare prima di me a me non cambia nulla, mi godo la cena (sorride ndr)”.
A: “A volte per queste cose mi dà sui nervi, ma è normale. Come detto a volte discutiamo, ma sono cose da fratelli”.
 
Il migliore con le ragazze?
 
M: “Quello che si butta di più, non facciamo nomi (ride ndr)”.

Barbier: "Most? Avevamo proposto un test, nessuno ha voluto. Al lavoro per eliminare i blister"

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