SSP: il trionfo di Mackenzie non è una semplice vittoria “alla lotteria”

SSP: il trionfo di Mackenzie non è una semplice vittoria “alla lotteria”© GPAgency

Tarran ha centrato un inaspettato successo in Gara 2 a Most riportando la Honda alla vittoria, ma non si è trattato esclusivamente di fortuna. E ora potrebbero aprirsi le porte della SBK...

01.08.2023 ( Aggiornata il 01.08.2023 10:53 )

Il risultato più sorprendente in assoluto per quanto riguarda il fine settimana di Most è stato certamente quello di Gara 2 della classe Supersport, dove complice un meteo “pazzo” che ha portato i piloti ad adottare strategie diverse, a trionfare è stato Tarran Mackenzie con la Honda CBR600RR del team Petronas MIE Racing.

Sarebbe però sbagliato ridurre ad un semplice colpo di fortuna il successo del pilota scozzese, che nel corso della propria carriera ha più volte gettato il proverbiale cuore oltre l'ostacolo, raccogliendo finalmente il frutto di ciò che ha seminato nelle passate stagioni in cui, titolo nel BSB 2021 a parte, la sfortuna gli ha messo spesso i bastoni tra le ruote.

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Gli infortuni, l'esordio mancato e la voglia di mettersi in gioco


Come detto, Tarran si è laureato campione del British Superbike nel 2021 con la Yamaha McAMS in una stagione stellare, ma lo scorso anno non è riuscito a ripetersi per via di due brutti infortuni che non gli hanno precluso soltanto la possibilità di difendere il titolo (andato poi a Bradley Ray, anche lui ora impegnato nel paddock iridato), ma anche di dover ritardare il proprio esordio nel mondiale SBK di qualche mese. L'incidente nei test di Silverstone l'ha infatti costretto a rinunciare al round di Assen, disputando la wild card qualche mese più tardi a Donington.

Nonostante l'infortunio e i round saltati, nel 2022 si è comunque qualificato per lo Showdown, dovendo però dire addio alla lotta per il titolo per via della rottura del femore ad Oulton Park. Eppure, “Taz” non si è arreso e ha deciso di rimettersi in gioco quest'anno in un ambiente ed una categoria del tutto nuove per lui, con una moto ancora acerba: a quanto pare, il tempo gli sta dando ragione.

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La speranza di un approdo in SBK


Per quanto fortunosa, la vittoria di Most è stata l'ennesima dimostrazione di come lo scozzese abbia la capacità di rischiare dando il “tutto per tutto” ogni volta in cui ha la possibilità di ottenere buoni risultati, come aveva già fatto in parte anche ad inizio anno a Phillip Island cogliendo la prima Top 5. L'obiettivo, però, adesso è quello di tornare sulle “big bikes” approdando in Superbike, come ci aveva già detto nella nostra intervista esclusiva: questo trionfo con la moto meno competitiva della griglia potrà aprirgli le porte della classe regina?

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