E se la Cina salvasse la SSP300?

E se la Cina salvasse la SSP300?© GPAgency

La nostra non è solo una provocazione, l’arrivo di Kove ha indicato la strada a diversi brand che nei prossimi anni potrebbero debuttare nella classe d’ingresso della SBK

18.07.2023 09:03

A Imola sono arrivati i primi storici punti in un campionato del mondo per una casa cinese, Marc Garcia ha infatti terminato Gara1 in ottava posizione raccogliendo i primi 8 punti per il marchio Kove. Fino ad oggi la casa nata a Lhasa, capitale del Tibet ma che oggi vanta due stabilimenti in Cina a Chongqing e a Chengdu, aveva fatto affidamento solamente a piloti che arrivavano dal “Grande Impero” senza esperienza in Europa e questo aveva rallentato lo sviluppo e soprattutto la competitività della moto. Ad Imola la 321RR è stata affidata a Marc Garcia che l’ha subito portata a punti e a soli due secondi da uno storico podio.

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Un 2023 con diverse sorprese

La SSP300 è senza dubbio la categoria meno seguita del circus della SBK ma di contro è la più discussa e criticata. Gli incidenti fatali di Dean Berta Vinales e Victor Steeman stanno portando lentamente ad un cambio di regolamento che potrebbe arrivare nel 2027 con la sostituzione della 300 in favore di una “Twins”. A credere che la 300 sia però ancora una categoria in cui investire ci sono senza dubbio KTM, tornata a scommettere dopo un paio d’anni di pausa nella SSP300 e soprattutto Kove. Se KTM è nota al mondo delle corse, tra le derivate di serie ha sempre fatto più fatica ad esplodere, quest’anno invece a metà campionato vediamo la KTM RC390R guidata da Dirk Geiger comandare la classifica davanti al nostro Matteo Vannucci. I due si sono spartiti una vittoria a testa a Imola e hanno rilanciato le loro ambizioni da titolo. Ma la casa austriaca produce tutte le proprie “piccole”, RC390R compresa, in India negli stabilimenti Bajaj, mentre la produzione della 790 Duke è a carico di CF Moto in Cina.

Kove ancora prima del suo arrivo sul mercato europeo fissato per settembre ha subito impressionato. Lo scorso inverno hanno preso parte e terminato con tutte le moto la Dakar dimostrando grande resistenza nei propri prodotti. Mentre in primavera hanno debuttato nella SSP300 da prima nel mondiale e poi anche nell’ESBK dove con Josè Luis Perez Gonzalez è riuscita a vincere già tre gare. Aver affidato la moto a Marc Garcia nel mondiale ha permesso al marchio cinese di consolidarsi anche nella massima serie dedicata alle 300. Questo per Kove è però solo il primo passo perché già dal prossimo anno come abbiamo già scritto potrebbe debuttare in SSP600 arrivando in SBK tra solo qualche anno.

L’oriente che traina, l’Europa risponde

Le moto sotto i 500cc sono tra le più vendute anche in Italia oggi, ma rappresentano la fetta principale di mercato di tutto il sud est asiatico e buona parte dell’Asia. Non c’è da stupirsi se marchi cinesi come Kove o come CF Moto, che già corre in Moto3 re-brandizzando una KTM, inizieranno in futuro a far parlare di se nelle competizioni. CF Moto ha già in listino una moto con caratteristiche adatte alla categoria e che durante il lancio stampa avvenuto sul circuito di Istanbul Park era presente in versione “ready to race”.

Oltre ai brand cinesi però ci sono anche diverse case europee che non stanno a guardare: Aprilia nei prossimi mesi, probabilmente ad EICMA 2023, presenterà la nuova Aprilia RS 440. Prodotta anche questa per entrare nella fetta di mercato oggi comandata da Ninja 400 e Yamaha R3, la piccola di Noale rispecchia tutte le caratteristiche delle sorelle maggiori 1100 e 660 che già competono in diversi campionati nazionali e internazionali. Alcuni rumors parlano di un'altra azienda italiana, anche se per le conferme dovremo però probabilmente aspettare Eicma, che potrebbe entrare nel segmento delle sportive 400cc a rinfoltire la griglia della SSP300 e perché no, ad allungargli la vita.

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