SSP Imola, Manzi: “Mi spiace per Caricasulo, le penalità sono un mistero

SSP Imola, Manzi: “Mi spiace per Caricasulo, le penalità sono un mistero© GPAgency

Il pilota TenKate vince e recupera 9 punti a Nicolò Bulega, il pilota riminese si aspettava una penalità per il contatto con Caricasulo che però non è arrivata

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15.07.2023 ( Aggiornata il 15.07.2023 17:32 )

Una gara comandata dall'inizio alla fine per Stefano Manzi ad Imola, il riminese tolto lo spavento iniziale dovuto al contatto con Federico Caricasulo ha gestito egregiamente la gara. Stefano Manzi si è scusato con Caricasulo facendo valere le proprie ragioni. Se fino ad oggi i weekend di Manzi sono sempre stati all'inseguimento di Bulega, in questa occasione è il pilota TenKate a poter gestire ed il rivale per il titolo costretto a inseguire.

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Contatto inevitabile con Caricasulo

Ha corso una gara convinto di venire penalizzato Stefano Manzi, questa la sua confessione al termine di una incredibile cavalcata: “Ho sbagliato perché nel passare Montella ci siamo toccati e non sono riuscito a rallentare bene e quello è un punto molto veloce. Ero sicuro di prendere penalità perché non è stato un bel sorpasso, ho sbagliato e non ce l’ho fatta a fermare la moto”. Stefano Manzi ha poi aggiungo: “O lo centravo o provavo a buttarmi dentro. Purtroppo l’ho toccato e mi dispiace, non era mia intenzione farlo cadere. È un errore che arriva dal contatto di prima con Yari, non è stata una manovra pulita però non potevo davvero farci niente”.

Non manca una critica anche allo Stewards Panel come già fatto sui social nei giorni scorsi: “La penalità è sempre un mistero. A Donington non pensavo di essere penalizzato, qua che invece credevo di ricevere il long lap non hanno fatto niente

Polemico sul regolamento

Nonostante la vittoria in solitaria, Manzi è continuato ad essere scettico sull’attuale regolamento tecnico: “Non so se ho fatto io la differenza, col team cerchiamo di fare sempre il meglio che si può. Sicuramente non è facile, molti dicono che adesso il campionato è equilibrato ma questo dimostra che non lo è. Se lo fosse vedresti una battaglia tra tutte le marche e adesso non la vedi perché davanti ci sono solo le Next Gen. Io continuo a ripeterlo ma non cambia niente, mi sono stufato di lamentarmi”.

Manzi ha poi concluso l’argomento: “Non mi manca la motivazione anche quando non vinco. Vengo qui per vincere, l’obiettivo è sempre quello. A volte è dura e rode quando non riesci a vincere e quando penso che non è per colpa mia ma sono le gare”.

Imola pista vecchia scuola e sul futuro…

Stefano ripensa a quando corse ad Imola la sua ultima volta: “Qui ci ho girato solo una volta dieci anni fa nel CIV con la Moto3 e facevo molta fatica. Quando ho fatto il track walk giovedì col team però ho pensato che fosse una bella pista. Ed infatti appena entrato in pista venerdì sono andato subito forte. È da pelo, ci sono delle curve dove è davvero tanto guidata, non ci sono rettilinei perché quei pochi che ci sono devi essere con la moto piegata per prendere la traiettoria per la curva dopo. È una pista old style tipo Most dove l’anno scorso mi ero trovato bene”. Essere ancora in corsa per il titolo lo candida ovviamente ad una delle selle Yamaha SBK per il prossimo anno: “Spero che in futuro potrò andare in SBK ed essere competitivo come lo sono in SSP, sono sicuro che la meritocrazia farà il suo corso”.

 

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