Pirelli investe sulla SSP: pronta al debutto la stessa gomma anteriore della SBK

Pirelli investe sulla SSP: pronta al debutto la stessa gomma anteriore della SBK© GPAgency

La SC1 125/70 affiancherà la standard già presente. Barbier: "Ci aspettiamo grandi miglioramenti, per la SBK già pronta una novità"

30.01.2023 ( Aggiornata il 30.01.2023 12:28 )

Il countdown verso un campionato SBK 2023 che si preannuncia scoppiettante prosegue e, come per team e piloti, anche per Pirelli gli ultimi mesi sono stati decisivi per l’organizzazione e la definizione della stagione alle porte. L’azienda milanese infatti è pronta ad una nuova annata nelle vesti di forniture unico di pneumatici, alla ricerca di ulteriori progressi da sfruttare sia in pista che sul mercato. Progressi che fanno rima spesso con novità, nella fattispecie legate alla Supersport, categoria che sta vivendo un periodo di crescita certamente interessante.
 
“Dopo un anno di esperienza con la “nuova” SSP era tempo di tornare a fare dello sviluppo spiega il Motorsport Director di Pirelli Giorgio Barbier – sulla base dei dati raccolti nei campionati nazionali, soprattutto di Spagna e Francia. Di conseguenza abbiamo deciso di portare anche nella categoria di mezzo la SC1 125/70, che affiancheremo alla SC1 standard (la 120/70 ndr) per offrire ai team una soluzione in più. Ci aspettiamo degli ottimi risultati, come avvenuto del resto nei campionati nazionali: in particolare un miglioramento in frenata ed in ingresso e percorrenza di curva”.

Barbier: “La SCQ deve diventare ottimale per ogni Superpole Race"


Per la Superbike invece quali sono gli obiettivi?
 
“In primis stiamo lavorando su un nuovo anteriore, pensato per regalare maggiore aderenza, del quale abbiamo già due prototipi, che abbiamo provato a Jerez e proveremo anche a Portimao. Al posteriore l’obiettivo è rendere la SCQ una gomma adatta a tutte le Superpole Race: siamo già soddisfatti della prestazione dello pneumatico, del resto l’anno scorso ha permesso di migliorare tanti primati, quindi ora lavoriamo sulla durata”.
 
Dove può migliorare Pirelli nel suo ruolo di fornitore gomme?
 
“In Superbike abbiamo la possibilità di alzare l’asticella sempre più alto, la cosa importante per noi è non determinare un gap troppo ampio tra ciò che viene approvato in SBK e ciò che viene compreso a livello nazionale. Non dobbiamo dunque aprire questa forbice: creare dei prodotti troppo specializzati non andrebbe d’accordo con il mercato. Ormai Pirelli e la Superbike hanno una storia arrivata al 20° anno: come azienda facciamo parte di un mercato sofisticato, dove un errore può costare caro”.
 
Qualcuno vi ha attribuito la possibilità di spostare gli equilibri della categoria. Sei d’accordo?
 
“E’ una responsabilità che sappiamo di avere, e che abbiamo sempre gestito. In un test come quello di Jerez avere un responso molto positivo da una casa ma non dalle altre non serve, è molto più utile averne uno mediamente soddisfatto da tutte. Nelle ultime tre stagioni hanno vinto tre case diverse, ed alcuni team privati hanno raccolto risultati eccellenti, quindi sono soddisfatto del nostro operato”.
 
A Jerez avete avuto quasi tutti i piloti SBK in pista, a differenza di molti altri test. E’ stato un fattore d’aiuto?
 
“Ci sono pro e contro. Avere tutte le case presenti ci ha permesso di mettere tutti nella stessa condizione: questo appunto è un bene, anche se per noi avere informazioni da più team su più piste è utile. Nella fattispecie spero di ottenere il giusto numero di responsi tra Jerez e Portimao: piloti e team sanno bene che prima ci danno un feedback e prima vi è la possibilità di vedere in pista una nuova soluzione. Non abbiamo fretta di portare alla luce nuovi prodotti, l’importante è arrivare a fine anno con la consapevolezza che le novità lavorano meglio di ciò che abbiamo in gamma”.
 
Ultima domanda. Come valuti la griglia Superbike 2023?
 
Bellissima. Negli ultimi due anni il campionato è cresciuto tanto, grazie agli sforzi sia di Dorna che dei binomi case – team. Vi sono tanti piloti nuovi che incuriosiscono sia addetti ai lavori che tifosi, ed in generale in Superbike raramente ho visto piloti arrivare e non trovarsi bene. Negli ultimi anni sono arrivati tanti piloti dalla Moto2, ma spero che anche Supersport possa tornare ad essere un ottimo serbatoio di talenti: la strada è quella giusta”.

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