Supersport mondiale: unica "lacuna" Ducati del 2022

Supersport mondiale: unica "lacuna" Ducati del 2022© GPAgency

La Rossa ha vinto gare in MotoGP, SBK, CIV, BSB, MotoAmerica: manca però il singolo successo nella classe media delle derivate, a dispetto di una Panigale 955 data per "avvantaggiata"

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06.12.2022 ( Aggiornata il 06.12.2022 16:57 )

Annata fenomenale la 2022 di Ducati, che ha vinto campionati e gare delle principali serie a due ruote. Partiamo dalla MotoGP, per un trionfo firmato insieme a Pecco Bagnaia. Continuiamo dalla SBK, previo successo siglato con Alvaro Bautista. Andiamo avanti col CIV, terreno di Michele Pirro. Estendiamo il concetto al BSB, dove Tommy Bridewell ha vinto una corsa, Tom Sykes altrettanto. Aggiungiamo il MotoAmerica, ambiente quasi espugnato da Danilo Petrucci. Cosa manca? La Supersport iridata, accipicchia. Eppure, la Rossa era data per favorita, o meglio, "avvantaggiata": d'accordo, i cilindri erano la metà di quattro e uno in meno di tre, ma il motore da 955 ha indispettito il personale Yamaha, Kawasaki, Triumph e MV Agusta. Invano.

Supersport 2022: podi per la Rossa, ma nessuna vittoria


Il rappresentante Ducati meglio messo in classifica quarto, si chiama Nicolò Bulega, forte dei 242 punti totalizzati, frutto dei migliori risultati sintetizzati dai 9 podi di tappa. Per il portacolori Aruba e per la squadra stessa si trattava di debutto nella media (attenzione, 955 per la Panigale: "media mica tanto, è stata definita dai più") delle derivate. Pilota e squadra sono andati bene, tuttavia, è mancato quanto descritto.

Discorso simile per Althea e Federico Caricasulo. Ottimo il quinto posto ottenuto nello status di formazione Indipendente, previo 5 podi e 222 punti complessivi. Dove ci sono i ragazzi di Genesio Bevilacqua troviamo certezze prestazionali malgrado, anche a loro, sia sfuggito il gradino più alto.

Più sotto, il bravissimo ed esperto Raffaele De Rosa, punta Orelac passata da Ninja quattro cilindri a rossa bicilindrica. Il napoletano ha visitato le parti alte delle graduatorie in più round, sebbene pure a lui il sapore dell'affermazione resti ancorato a Mandalika 2021. 

Panigale 955 "pasticciata": come poter trovare equilibrio prestazionale?

Arrivando al nocciolo della questione, ecco i Marchi che hanno conquistato almeno una manche nella edizione 2022 Supersport: Yamaha, Kawasaki, Triumph e MV Agusta. Manca proprio Ducati, perché la R6 quattro il linea costituiva una certezza nella 600, idem la "datata" ZX-6R e ben condotta, il debutto della 765 tricilindrica si è rivelato più che interessante, promettenti movimenti anche per la F3 800, sempre dotata di tre cilindri.

Perché la Panigale non ha fatto sua nemmeno una corsa? Demerito dei piloti e dei team? No, secondo noi no. Casomai, è pesato un discorso, intersecato a un altro discorso: accusata di essere (quasi) una mille, la due cilindri bolognese ha sofferto i diversi cambi regolamentari, arrivati in piena contesa stagionale.

Modifica qua, tocca lì, aggiusta sopra, adatta sotto. Se pensate che una derivata di serie sia una semplice derivata dalla produzione di serie, errate. La Supersport sofifisticata come una Superbike o MotoGP non lo è, però va preparata, bilanciata, dedicata a chi sta in sella. Se alterata nelle possibilità motoristiche, va fuori fase, perché tutto il resto del veicolo richiede una accordatura legata alle possibilità concesse al propulsore. Elettronica, meccanica, sospensioni e ogni singolo dettaglio chiede ore di test e affinamento

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