Esclusiva Caricasulo: “Misano è speciale, spero nel primo podio con Althea”

L'ultimo round disputato a Estoril ha regalato a Federico Caricasulo la soddisfazione di confermare il miglior risultato stagionale, in Gara1, e la delusione per non aver potuto vedere la bandiera a scacchi nella prova successiva. Ora è tempo di guardare a Misano, il primo e unico appuntamento che si terrà in Italia, un tracciato che si presta al suo stile di guida. Ecco cosa ci ha raccontato il ravennate.

Due chiacchiere con Caricasulo

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Come arrivi a Misano?

"Carico. A Estoril fino a quando non abbiamo avuto quel problema andavamo bene. Dobbiamo riuscire a ripartire di lì e si può fare bene. Abbiamo fatto vari step dalle prime gare. Il mio feeling con la moto è buono, la parte tecnica è abbastanza competitiva per pensare al podio".

Che pista è?

"Si può adattare abbastanza a questa moto. Avevamo fatto dei test a inizio anno ma con la moto originale, quindi non abbiamo tanti dati, però Bulega aveva dimostrato che con la moto già in regola per il campionato si poteva andare forte, bisogna quindi sfruttarla al massimo".

Sarà tra l’altro l’unica tappa italiana.

"Dopo tre anni sarà la prima volta in cui ci sarà un po’ di pubblico. Sicuramente sarà una bella gara, spero nel meteo perché ora sta diluviando…"

Qual è la tua parte preferita del circuito?

"L’ultimo settore, dal Curvone fino al traguardo. Sono sempre stato molto veloce nel T4, mi è sempre riuscito abbastanza bene, ora vediamo con la Ducati cosa riusciamo a fare".

Come la vivi dal punto di vista personale?

"Arrivo più rilassato, visto che sono partito in macchina da casa questa mattina. È una pista dove ho disputato molte gare e, a parte l’anno scorso, sono sempre andato bene. Ho ottenuto qui gran parte dei miei migliori risultati: dal CIV alla Stock 600 al Mondiale, nonché la mia prima pole position".

Che aspettative hai per questo weekend?

"Il mio obiettivo è cercare di stare almeno da dove abbiamo lasciato. Sarebbe molto bello tornare sul podio e farlo con il team Althea. Stanno lavorando bene e si meriterebbero qui in Italia di fare un bel risultato".

Come ti trovi con questo team?

"Abbiamo faticato un po’ all’inizio perché era tutto nuovo e mancavano alcune cose. Eravamo un po’ più in ritardo della squadra ufficiale, ma dopo la seconda gara hanno lavorato tantissimo a casa e mi hanno portato una moto migliorata e questa configurazione è ottima come base".

Come racconti questa Supersport?
"Negli ultimi anni il livello si è alzato sempre di più, quest’anno forse ulteriormente. È una bella categoria, con queste nuove moto c’è stato un po’ uno scossone. Mi piace, la vedo come una classe che può essere, non dico la Superbike del futuro, ma una cosa simile…"

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