SBK test Jerez, Rato: "All'inizio ho pensato 'cosa vado a fare?', ora uso il guanto che ha toccato Toprak"

Mattia al debutto: "Mi ha stretto la mano nel round di Cremona e quel guanto l'ho utilizzato tutto l'anno. Ero dubbioso su questo salto ma era una occasione da cogliere"
SBK test Jerez, Rato: "All'inizio ho pensato 'cosa vado a fare?', ora uso il guanto che ha toccato Toprak"

Gianmaria RosatiGianmaria Rosati

Pubblicato il 21 ottobre 2025, 19:11

Ha il sorriso timido di chi si trova di fronte ad una nuova grande avventura, ma Mattia Rato ha anche tanta personalità e voglia di imparare. Il classe ’05 ha iniziato oggi il suo percorso in Superbike, dopo essere stato annunciato un po’ a sorpresa dal team Motoxracing come nuovo compagno di squadra d Bahattin Sofuoglu. Il primo impatto con la R1 e la categoria è stato positivo, del resto lo scorso anno Mattia ha brillato nel CIV Supersport, quindi la SBK rappresenta per lui un universo tutto da scoprire.

“All’inizio avevo dei dubbi su questo progetto perché ho pensato “cosa vado a fare?” – apre Mattia – del resto le mille le ho guidate davvero poco in passato, quindi è stato tutto inaspettato. Io all’inizio volevo fare la Supersport ma mancava il budget, poi ho ricevuto questa offerta da Motoxracing e ho deciso di compiere questo salto in Superbike. Era un’occasione da cogliere”.

Come hai vissuto i giorni prima di questo debutto?

“Due sere fa non ho dormito per l’ansia, invece ieri sera ero talmente stanco che ho dormito bene. Ho pensato a tante cose ma tutto si è rivelato diverso: stando a quello che mi hanno detto persone competenti sono andato bene. Io non sono mai contento ma è normale, dato che un pilota non lo è finché non ha il numero uno”.

La giornata e gli idoli

Come è andata la giornata?

“Non avevo aspettative, piuttosto il sogno di fare 1’39. Non ci sono riuscito ma va bene lo stesso. E’ stato tutto molto impressionante”.

Cosa ti ha colpito della moto?

“La potenza ma soprattutto i freni, che sono incredibile. Sto frenando negli stessi punti della Moto2 con 20 o 30 chilometri in più”.

Chi è il pilota a cui ti sei ispirato per arrivare fino qui?

“Un po’ come tutti sono cresciuto con Valentino, poi è arrivato Marquez, ma ora per me Toprak è davvero qualcosa di incredibile: tutto quello che fa è clamoroso, anche solo come mette di traverso moto da oltre duecento chili. Quest’anno a Cremona ho fatto la wild card in Supersport, e mentre stavo facendo delle foto con Dorna lui è arrivato e mi ha stretto la mano: il guanto che avevo in quell’occasione l’ho usato tutto l’anno ed anche oggi. E’ meglio che ora sia andato in MotoGP: con gli altri posso pensare di fare qualcosa, con Toprak no (sorride ndr)”.

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