SBK Cremona, Razgatlioglu: "Triste per come è andata, ma dall'anno scorso è cambiato tutto"

SBK Cremona, Razgatlioglu: "Triste per come è andata, ma dall'anno scorso è cambiato tutto"
Toprak spiega:"Ora non mi sento di fare previsioni nemmeno per Most, dove l'anno scorso ho vinto 3 volte facilmente. Ho lottato con Bulega, fino al calo delle gomme"

04.05.2025 ( Aggiornata il 04.05.2025 17:26 )

Sognava un esito diverso rispetto a ieri Toprak Razgatlioglu, ma così non è stato. Il pilota turco infatti ha dovuto alzare bandiera bianca dinnanzi a Nicolò Bulega sia in Superpole Race che in Gara 2. Nella gara lunga il pilota BMW ha tentato di battagliare, salvo poi dover cedere nuovamente nella seconda parte.

 

“La moto era leggermente meglio rispetto a ieri – apre il turco – ma ho comunque guidato al limite, perché la moto è questa. Ad inizio gara ho lottato con Bulega, ma con il calo della gomma posteriore il vantaggio di Ducati è riemerso. Il problema principale per quanto mi riguarda nel confronto con Ducati è l’uscita di curva, che mi allontana ogni volta che mi avvicino. Ho dato il massimo fino alla fine. Sono triste per l’esito del fine settimana, ma ho combattuto”.

 

Toprak ribadisce i suoi problemi, e quale sarebbe – regolamento permettendo – la soluzione.

 

“La moto non gira, e fatico anche a fermarla, dato che il freno motore non si comporta come la passata stagione. Sto cercando di capire anche il comportamento del controllo di trazione, che a volte lavora in maniera diversa. In questo tracciato ho sempre perso tanto nel primo settore a causa di curva uno, dove ho sempre avuto tanti saltellamenti. In quel punto ho sempre perso terreno da Nicolò, dovendo tentare poi di recuperare nel resto del tracciato. Se non cambiamo il telaio la moto resterà questa”.

 

 

Toprak e la situazione attuale

Razgatlioglu riflette sui possibili miglioramenti compiuti dalla moto tra Assen e Cremona, ma sottolinea soprattutto come a giocare un ruolo fondamentale sia la natura del tracciato.

 

“Assen è una pista diversa, caratterizzata da curva lunghe. Qui la moto ha lavorato meglio grazie alle diverse curve lente presenti, dove posso spingere sull’anteriore e recuperare terreno. Ho faticato in curva nove, una curva veloce, per i soliti problemi. In alcune piste posso lottare, in altre con diverse curve lunghe non è possibile”.

 

Ora è tempo di guardare al futuro e dunque a Most, ma Toprak non se la sente di fare previsioni.

 

“Vedremo come andrà nelle prossime gare. Most è un tracciato che mi piace, e dove l’anno scorso ho vinto tre volte con facilità, ma ora non posso dire nulla su come andrà perché è tutto diverso”.

 

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