SBK, Redding: "Quando Toprak ha vinto con BMW ho pensato 'forse il problema sono io'"

Scott racconta: "Per un pilota dubitare di sé credo sia il nemico più grande, ora però ho ritrovato benzina e morale. Differenze tra BMW e Ducati? Il giorno e la notte"
SBK, Redding: "Quando Toprak ha vinto con BMW ho pensato 'forse il problema sono io'"

Gianmaria RosatiGianmaria Rosati

9 apr 2025 (Aggiornato il 10 apr 2025 alle 12:29)

La Superbike è oramai pronta a scendere in pista in quel di Assen, e tra i tanti possibili protagonisti vi è anche Scott Redding, per il quale la stagione 2025 fa rima con redenzione. L’inglese infatti ha fortemente voluto tornare in sella ad una Ducati, dopo la difficile esperienza in BMW, e ora che la missione è completata c’è voglia di rivincita.

 

“Dopo tre stagioni difficili è bello essere tornati su una Ducati – le parole di Scott – dato che sono tornato a guidare in maniera sciolta, e con il mio stile. Tutto questo mi motiva: quando mi alleno penso al valore del mio pacchetto, e trovo la forza di dare il massimo. Ci ho messo un po’ più tempo del previsto a riabituarmi alla V4R, il che all’inizio è stato un po’ scioccante, ma va bene così, anche perché nel tempo la moto è cambiata. Differenze tra BMW e Ducati? In sella sono come il giorno e la notte per me. Io ad esempio ho molta più fiducia sull’anteriore con Ducati, ma sono cose soggettive”.

 

 

 

Redding, il passato ed il presente

Scott non nasconde di aver passato momenti difficili di recente, con una mancanza di risultati che lo ha portato a dubitare anche di sé stesso.

 

“Ho avuto tre anni difficili, e in quei momenti inizi a dubitare di te stesso. Quando Toprak è salito in sella alla BMW e ha ottenuto quei risultati ho iniziato a pensare “forse sono io il problema”. Per un pilota dubitare del proprio potenziale è probabilmente il più grande nemico possibile. Ora però non ci penso più, dato che le ultime gare mi hanno restituito benzina e morale, ossia fattori decisivi nelle corse”.

 

Se infatti a Portimao le cose non sono andate nel verso giusto, al contrario nel round inaugurale di Phillip Island Scott ha occupato stabilmente un posto in top five, mostrando nuovamente tutto il suo talento.

 

“Speravo nel podio, non lo nego, ma lottare di nuovo per le posizioni di vertice ha riacceso il fuoco nel mio stomaco, così ho lasciato l’Australia con tanta fiducia in più. Battagliare per il vertice è qualcosa di diverso, che in parte devo reimparare, ma anche solo essere in griglia e poter pensare di puntare realisticamente al podio è qualcosa di importante. E’ divertente lottare con Bautista, Iannone, Toprak, è quello per cui corro”.

 

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