Eugene, pronto per una nuova sfida nel mondiale con la Casa di Iwata, ha evidenziato l'importanza di una figura ormai indispensabile per i top team
Non è un segreto che smettere di correre ed appendere il proverbiale casco al chiodo sia sempre qualcosa di estremamente difficile per i piloti, specialmente dopo una carriera ad alto livello nei principali campionati del mondo. E' il caso, ad esempio, di Eugene Laverty, che dopo aver corso nel mondiale Supersport e in Superbike (sfiorando anche il titolo mondiale in più di un'occasione), così come in MotoGP, ha smesso di gareggiare nel 2022 senza però lasciare il paddock in via definitiva.
L'irlandese è infatti rimasto all'interno del team Bonovo Action in Superbike per seguire i piloti del team ed aiutarli attraverso il ruolo del coach, mettendo a loro disposizione la sua grande esperienza. Si tratta di una figura ormai sempre più importante nei vari campionati e sono tanti i piloti che dopo aver smesso di gareggiare hanno deciso di intraprendere questa nuova avventura: basti pensare ad Andrea Migno con la VR46, Manuel Poggiali con il team ufficiale Ducati MotoGP o Chaz Davies con il team Ducati Aruba, giusto per fare qualche esempio. A loro si è unito proprio Laverty, che dopo aver fatto il coach che Bonovo, nel 2025 lo sarà per i piloti Yamaha in Superbike restando così nell'ambiente a tempo pieno.
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“Innanzitutto voglio ringraziare Jurgen Roder e il team Bonovo Action, perché nel 2022 mi hanno supportato alla grande nel mio ultimo anno da pilota a tempo pieno nel mondiale, aiutandomi poi a restare parte integrante del team e del campionato nelle due stagioni successive”, ha spiegato Eugene. “Quando corri da professionista, smettere diventa estremamente complicato visto che le corse sono ciò che sai fare meglio, ma ho avuto l'opportunità di mettere a disposizione la mia esperienza per aiutare Garrett Gerloff e Scott Redding a tirar fuori tutto il loro potenziale”.
“Così come in altri sport come il golf, la presenza di un coach è diventata ormai fondamentale e ho sentito un gran senso di appagamento nel diventarlo a tempo pieno”, prosegue l'irlandese guardando poi al 2025. “Per quel che riguarda la prossima stagione, non sarò più con BMW ma continuerò a fare il coach per i piloti Yamaha, aprendo un nuovo capitolo davvero interessante. Sarà un onore ricoprire questo ruolo per campioni del calibro di Jonathan Rea, Andrea Locatelli, Dominique Aegerter e Remy Gardner e sarà certamente un anno stellare”.
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