SBK Jerez, Locatelli: “Un po’ triste per la stagione ma meritavo questo podio”

“Non è stata facile, c’era il potenziale per fare terzo o quarto in classifica generale” commenta il pilota Yamaha dopo il terzo posto di gara-1 in Andalusia

19.10.2024 ( Aggiornata il 19.10.2024 18:51 )

Dopo l’amarezza per le due cadute di Estoril, un sorriso per Andrea Locatelli con il podio di gara-1 a Jerez, il secondo stagionale, in una annata alquanto complessa per tutta la Yamaha.

Anche ad Estoril eravamo vicini a salire sul podio – esordisce Locatelli – ma siamo stati un po’ sfortunati. Non è stato facile e abbiamo capito il perché soprattutto per le cadute nelle due gare lunghe, non mi sono mai capitate perché normalmente ho più controllo della moto e quando sono caduto non ho capito il perché. Abbiamo analizzato tante cose e tanti dati e dopo Estoril abbiamo migliorato la moto qui a Jerez. Le condizioni erano totalmente diverse rispetto a ieri e anche a questa mattina ma la confidenza con la moto era altissima fin dal primo giro.” 

Poi aggiunge: “E’ un bel risultato ma non è abbastanza, siamo lontani dal poter vincere una gara, che è il nostro obiettivo, però è un buon risultato per noi, per Yamaha, per tutti e finire in questo modo la stagione è sempre bello perché mi regala un inverno migliore a casa soprattutto per la mia testa. E’ dall’inizio dell’anno che sto lavorando tanto e duramente per essere più forte e cercare di salire sempre sul podio. Questa stagione è stata un po’ complicata e difficile per noi per tanti aspetti. Però quando siamo in forma possiamo lottare per il podio, questo dobbiamo ricercare ogni volta. Con Yamaha abbiamo del lavoro da fare ma abbiamo bene in mente che questo inverno dobbiamo fare un passo avanti e penso che lo faremo.”

Locatelli e la confidenza tra Estoril e Jerez


Nonostante i due zeri nelle gare lunghe di Estoril, la consapevolezza di aver potuto lottare per il podio è stata un traino per Locatelli in vista di Jerez. “La confidenza che abbiamo costruito dal round di Estoril ha aiutato per arrivare qui un po’ più pronti con la moto. Anche l’anno scorso a Jerez sono salito sul podio, significa che è una pista che mi piace. Tutto può uscire quando si lavora tanto e noi lo stiamo facendo, abbiamo una buona idea di cosa fare sulla moto. Il team mi dà la migliore soluzione possibile e io cerco di spingere in pista. E’ il mio lavoro, è un piacere per me farlo e devo essere orgoglioso perché ho spinto dall’inizio della stagione fino ad oggi. Il giorno che sarà tutto al 100% potremo lottare per la vittoria.”

Il ruolo di leader in Yamaha e i problemi della R1


Perso Toprak Razgatlioglu, Yamaha ha affiancato a Locatelli un super campione del mondo come Jonathan Rea ma Andrea ha dimostrato ancora una volta il suo potenziale ed in una stagione così travagliata è il pilota meglio piazzato di tutto il pacchetto delle R1. “E’ vero che ho mostrato il mio potenziale ed è vero che sono il pilota meglio piazzato in classifica. Sono un po’ triste, questa stagione per noi è stata abbastanza buona ma per tante ragioni come la sfortuna, le cadute di Estoril e quanto successo da Phillip Island in poi non ci ha permesso di poter lottare per risultati migliori. Non è stata una stagione facile, c’era il potenziale per fare terzo o quarto in classifica generale, sono un po’ triste per questo. E’ il mio terzo anno in Yamaha, penso di aver imparato tanto dentro al box, di fatto è un pacchetto, se in pista siamo da soli, il lavoro grosso si fa con il team. Questo è il risultato, è la situazione che mi ha dato la confidenza con la moto e con i miei meccanici.”

Sui problemi attuali della R1 spiega: “Non riusciamo ad avere i dati degli altri piloti, se potessimo avere un giro degli altri piloti potremmo capire meglio dove perdiamo. Penso sia il pacchetto, non solo questione di potenza del motore, c’è tanto lavoro da fare ma ci darà una idea chiara sul dove migliorare. Ma non è il mio lavoro, io devo guidare, provare le cose e dire se vanno bene o no e se il feeling è migliore o meno. Voglio essere un pilota adesso ma sono anche un tester perché mi piace provare le cose. Devo concentrarmi sulla guida e dare al team tutti i dettagli sui problemi e le soluzioni per poter migliorare.”

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