Turchia, sì o no alla SBK? Possibile sostituzione dell'Ungheria

Turchia, sì o no alla SBK? Possibile sostituzione dell'Ungheria

Per l'ennesima volta è in atto un tentativo di allestimento del round da disputare all'Istambul Park, "casa"di Toprak Razgatlioglu. che ospitò le derivate nel 2013

20.03.2024 ( Aggiornata il 20.03.2024 10:05 )

Poche ma necessarie righe, per descrivere quanto sta succedendo in SBK. Messa da parte o quasi la trasferta ungherese del Balaton Ring, spunta nuovamente la Turchia, con l'impianto di Istambul Park terreno di casa per Toprak Razgatlioglu. Professionisti di settore stanno provando a simulare i costi dell'evento, per l'ennesima volta. Si andrà o non si andrà o no al di là del Bosforo?

Istambul Park tappa europea? No, extraeuropea

Stiliamo un minimo di nozioni geografiche, giusto per non cadere in equivoci. La Turchia si estende per 783562 chilometri quadrati, Una parte di questa superficie occupa il suolo europeo, propriamente a Ovest del Bosforo, Stretto che delimita il confine tra Vecchio Continente e Asia. Ecco perché il Paese è considerata quale Stato transcontinentale: culture, religioni, mentalità, filosofie e territori diversi, fusi tra loro.

Cosa c'entra la SBK in tutto ciò? Niente, se non per aver tra le proprie fila Toprak Razgatlioglu. C'è un ulteriore aspetto da considerare: la trasferta dell'Istambul Park è tappa asiatica, quindi e in teoria, i team dovrebbero fruire dei fondi di viaggio messi a disposizione dall'Organizzatore. Vedremo cosa succederà, dato che pure l'anno scorso ne abbiamo scritto e commentato.

Ricordiamo l'edizione 2013, la sola completata in Turchia: doppietta di Eugene Laverty nella massima cilindrata, imposizione di Kenan Sofuoglu in Supersport. Dopo il taglio del traguardo, sembrava di assistere al Capodanno di Napoli, tanto era alto il tasso di festeggiamento.

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