Bulega e la prima vittoria in SBK: che significato ha?

Bulega e la prima vittoria in SBK: che significato ha?© GPAgency

Il rookie del team Aruba.it ha colto il primo successo nella categoria da campione in carica della Supersport, un risultato importantissimo per il suo percorso

24.02.2024 ( Aggiornata il 24.02.2024 14:57 )

Quanti piloti possono fregiarsi del fatto di aver vinto il Mondiale Supersport e aver colto subito la prima vittoria in Superbike alla prima gara? Solo Nicolò Bulega, come gli faceva notare qualcuno nel media scrum subito dopo il podio.

Non solo, Nicolò ha anche eguagliato la prestazione di Ben Spies nel 2009 con pole e vittoria alla prima gara ma ha anche riportato alla vittoria l’11, che su una Ducati ufficiale non si vedeva dai tempi di Ruben Xaus nel biennio 2002-2003 in SBK (lo spagnolo ha corso con l’11 anche nel 2006 ma su una Ducati privata).

Il percorso di Bulega: dal Motomondiale alla rinascita in Supersport


Quanto ha fatto Nicolò in questo primo scorcio di esperienza in Superbike, dai test di fine 2023 al pre gara di Phillip Island più la pole, giro veloce e vittoria al debutto, è frutto di un percorso iniziato con la vittoria del CEV Moto3, passando poi al Mondiale Moto3, gli anni difficili sempre in Moto3, il passaggio in Moto2 con le varie difficoltà incontrate nella Middle Class del Motomondiale.

Il cambio di paddock dal Motomondiale alla SBK è stato la sua ancora di salvezza di una carriera che ha rischiato di chiudersi ancor prima di sbocciare definitivamente. Con un progetto cucitogli su misura da Ducati, Aruba.it, Serafino Foti e Stefano Cecconi, Nicolò ha disputato la stagione 2022 salendo quasi sempre sul podio e sfiorando la vittoria in più occasioni. 

Vittoria, anzi, doppietta, che è arrivata subito in Australia e da lì non si è più fermato: 16 vittorie, il titolo di campione del mondo Supersport e la promozione nel team ufficiale SBK al fianco di Alvaro Bautista.

Il significato della vittoria di Nicolò


La prima vittoria in carriera in SBK subito al debutto ha un significato enorme per Bulega, non è solo un “togliere pressione” come lui stesso ha dichiarato ma è anche una dimostrazione di tutto il talento che ha Nicolò e di un adattamento fulmineo alla V4R (anche se durante lo scorso anno ha fatto vari test, ndr).

Non solo, è anche una risposta a tutte le malelingue che gli davano contro quando è stato scelto al posto di Bassani per sostituire Rinaldi, dal “raccomandato” al “sopravvalutato”, ma anche la vittoria del titolo in Supersport è stata oggetto di critiche dagli haters che prendevano di mira la differenza di cilindrata della Panigale V2 rispetto a Yamaha e Kawasaki, entrambe 600 “dimenticando” la presenza di Triumph ed MV.

Insomma, è una risposta un po’ a tutto. E se il buongiorno si vede dal mattino, con Nicolò in questo stato di grazia ci sarà soltanto da divertirsi.

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