SBK Australia, Rea: “Potrebbero essere le gare più difficili della mia carriera”

SBK Australia, Rea: “Potrebbero essere le gare più difficili della mia carriera”© GPAgency

Il nordirlandese ha chiuso il venerdì nelle posizioni di rincalzo con la Yamaha: “Non sono riuscito ad effettuare più di due o tre giri consecutivi. Dobbiamo trovare una soluzione alla svelta”

23.02.2024 ( Aggiornata il 23.02.2024 09:00 )

Il grande deluso di questa giornata di prove libere del mondiale Superbike a Phillip Island non può che essere Jonathan Rea, il cui primo weekend di gara da pilota Yamaha è iniziato a dir poco in salita, come dimostra la sedicesima posizione delle FP2. Il nordirlandese, ancora non al top della forma dopo la caduta rimediata nei test di inizio settimana, ha ammesso che quelle australiane potrebbero essere alcune tra le gare più complicate della propria lunga e trionfale carriera.

Dal punto di vista fisico non sono ancora al top della forma, anche se sto meglio rispetto agli scorsi giorni”, ha spiegato il sei volte campione del mondo, parlando poi delle difficoltà incontrate in pista. “Ho perso tantissimo tempo durante i turni e questo certamente non ha aiutato visto che mi sto ancora adattando alla Yamaha, ma c'è qualche problema di fondo che stiamo cercando di risolvere insieme alla squadra, perché non riesco a trovarmi bene alla guida della R1. E' stato uno dei venerdì più complicati degli ultimi anni, ma confido nel lavoro che verrà svolto dal team”.

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Rea: “Sono circondato da una grande squadra, ma serve una soluzione”


Il grosso problema di questa giornata è stato che, non riuscendo a guidare nel modo corretto, ho effettuato soltanto delle uscite brevissime da due o tre passaggi per poi rientrare ai box”, ha continuato il numero 65. “Per fortuna, sono circondato da persone davvero competenti e sono davvero convinto che si possa trovare velocemente una soluzione, anche perché ascoltano tutti le mie indicazioni e l'atmosfera che c'è in squadra è quella giusta per lavorare bene”.

Chiaramente devo ancora rendere mia al cento per cento la Yamaha, ma non posso dire che non sia una buona moto visto che il mio compagno di squadra (Locatelli, ndr) è andato estremamente forte sia oggi che nei test. Quel che è certo, è che bisogna fare dei passi in avanti entro la Superpole, altrimenti quelle di sabato e domenica diventeranno le gare più difficili di tutta la mia carriera”, ha concluso Jonathan allarmato.

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