SBK test Jerez, Rea: "Se corressimo domani sarei già competitivo"

SBK test Jerez, Rea: "Se corressimo domani sarei già competitivo"© GPagency

Bilancio positivo per Jonathan: "Non sei mai super felice se non guarda tutti dall'alto, ma sono a buon punto. Bulega? Non mi ha sorpeso, anche se il distacco impressiona"

25.01.2024 ( Aggiornata il 25.01.2024 21:29 )

Giorno dopo giorno fa sempre meno impressione vedere Jonathan Rea con i colori Yamaha, ma per far sì che questo diventi normale servirà ancora tempo. Nel frattempo il nordirlandese lavora in maniera instancabile in vista del debutto stagionale, ed i primi ottimi riscontri sono già arrivati, come testimoniato dalla seconda piazza odierna.
 
“Ieri ho provato tante cose e raccolto tanti dati – le parole di Jonathan - e stamattina le cose sono subito andate meglio, trovando maggiore trazione sul posteriore. Giro dopo giro mi sono sentito maggiormente a mio agio. Ho cercato il momento migliore per svolgere la simulazione di gara, mentre nel finale ho voluto provare un time attack. Si vuole sempre fare di più nei test”.
 
Pensi di essere a buon punto?
 
“Sono dove mi aspettavo. Non sei mai super felice quando non guardi tutti dall’alto, ma dobbiamo essere soddisfatti, e se domani corressimo potrei essere competitivo, il che è positivo. Fare test con gli altri è meglio e peggio, dato che ognuno ha il suo programma di lavoro ed a volte i tempi altrui possono distrarre. Ho cercato infatti di non guardare troppo i tempi degli altri”.

Rea non si crea aspettative 

Quali sono le differenze maggiori tra Yamaha e Kawasaki?
 
“Non mi piace fare questi paragoni, ma una volta salito sulla Yamaha ho trovato la moto che mi aspettavo. Ho visto sino all’anno scorso cosa poteva fare Razgatlioglu, e ho capito come facesse ad essere così rapido. Il gruppo di lavoro è molto esperto, ed anche i dati dei team indipendenti sono molto utili”.
 
Quali sono le tue aspettative?
 
“Non so perché Phillip Island è una pista particolare. Mi aspetto di poter lottare, ma per avere delle aspettative serve attendere i primi round. Ora in tutti i box c’è ottimismo, è normale, ma serve solo rilassarsi e vedere dove si è in Australia”.
 
Chi ti ha sorpreso di più tra Bulega e Razgatlioglu?
 
“Sono dove mi aspettavo. Mi aspettavo Bulega davanti, anche se mi ha un po’ spiazzato quanto distacco è riuscito a dare a tutti gli altri. Bautista è attardato ma se si guarda il passo è veloce come sempre. Nel complesso non ho visto grandi sorprese”.

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