Bautista: "In MotoGP tante Ducati davanti, in SBK la differenza è il pacchetto moto/pilota"

Bautista: "In MotoGP tante Ducati davanti, in SBK la differenza è il pacchetto moto/pilota"© GpAgency

"La Ducati vince in MotoGP e SBK, vuol dire che stanno lavorando bene, senza rilassarsi", e sul regolamento: "Nel 2024 ci sarò, ma se sarà pericoloso resterò a casa"

28.10.2023 17:27

Alvaro Bautista è nella storia. A Jerez, il pilota spagnolo ha conquistato il secondo titolo iridato SBK, il suo terzo in carriera considerando la corona mondiale della classe 125 nel 2006.

In Andalusia, Alvaro non si è accontentato di arrivare al traguardo, ma ha celebrato il secondo titolo in due vincendo anche Gara 1, successo numero 25 della stagione.

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Dopo Portimao tutti dicevano ‘forza, mancano due punti’, ma fin dal venerdì io non ho pensato al campionato, ma solo a fare del mio meglio ha esordito il ducatista dopo la bandiera a scacchi. “Nella prima manche, mi sono concentrato sul voler vincere la gara, perché laurearsi campione conquistando anche il successo è il miglior modo per concludere la stagione”.

Bau Bau ha poi spiegato la sua condotta di gara, che lo ha portato a dominare Gara 1 dal primo all’ultimo passaggio: “Nei primi giri ho cercato di non commettere errori, sono stato molto attento e poi mi sono rilassato pensando esclusivamente al mio ritmo, senza perdere i giusti riferimenti – le parole del tre volte iridato – quando ho visto che mancano 4 giri alla fine, ho iniziato a rallentare pensando ad arrivare al traguardo”.

Bautista: scambio di complimenti con Razga


Al termine della contesa, Alvaro ha ricevuto i complimenti di Razgatlioglu, unico rivale in grado di tenere il campionato aperto fino all’ultimo weekend. “Toprak si è congratulato con me e io l’ho fatto con lui perché ha fatto una stagione incredibile – il commento di Bautista, che ha elogiato le prestazioni del futuro alfiere BMW – Razga ha mantenuto il campionato aperto fino alla fine mantenendo un livello altissimo, senza grandi sbavature. Per batterlo bisogna attaccare, non difendere, per questo nel 2023 non sono mai stato conservativo. È stato incredibile avere un rivale come lui, l’ho ringraziato per lo show realizzato insieme” ha proseguito l’iridato in carica, che ha poi paragonato questo titolo a quello vinto nella passata stagione.

“Nel 2022 fu una lotta a tre, con più alti e bassi. Quest’anno, da metà stagione in poi, è stata una contesa a due tra me e Razga, ho dovuto spingere al 100%, quindi direi che fare un paragone è difficile. Essere campione per la prima volta non è facile, ma stavolta ho dovuto difendere la corona, che è più difficile – ancora lo spagnolo – sono orgoglioso di aver vinto con il numero 1 in carena: di solito mette una pressione extra, ma io non l’ho avvertita perché a inizio stagione non ho cambiato approccio”.

Bautista nella storia, ma pensa già al 2024


Per Ducati si tratta della prima doppietta di titoli consecutivi dai tempi di Carl Fogarty tra il 1998 ed il 1999: “Al momento, sono il pilota con più vittorie con questo Marchio, sono già nella storia di Borgo Panigale, ma guarderò i record solo quando mi ritirerò” il commento del portacolori Aruba.it. “La Ducati vince sia in MotoGP che in SBK? Vuol dire che stanno lavorando bene, senza rilassarsi, ma la situazione tra i due campionati è differente: in MotoGP ci sono diverse Rosse nelle prime posizioni, mentre qui non accade. Altrove Ducati ha un vantaggio più chiaro rispetto alla SBK, il pacchetto pilota-moto-squadra ha fatto la differenza”.

Infine, Bautista (che ha confermato la sua presenza ai test di Jerez qualora Pirro non dovesse riuscire a salire sul prototipo MotoGP 2024) ha criticato nuovamente le regole sul peso minimo in vigore dalla prossima stagione: “Hanno fatto quella regola contro di me. Non credo sia corretto, perché il mio peso è più uno svantaggio che un vantaggio. Anzi, rischio di diventare un provvedimento pericoloso, potrebbe diventare più difficile controllare e fermare la moto in caso di caduta o incidente. Ho un contratto per il 2024, ma se guidare diventare troppo pericoloso penserò a restare a casa. Per me quella regola non ha senso”.

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