L'addio di Toprak, Rea ed il regolamento: Dosoli sulla Yamaha di oggi e domani

L'addio di Toprak, Rea ed il regolamento: Dosoli sulla Yamaha di oggi e domani© GPAgency

L'INTERVISTA - Il Racing Manager Yamaha: "Il calendario? Voglio convincermi che sia di transizione. Abbiamo avuto il coraggio di provare a cambiare le regole. Di Toprak ricordo ancora la prima vittoria"
 

26.10.2023 ( Aggiornata il 26.10.2023 18:31 )

Il titolo, l’addio del capitano e l’arrivo di una leggenda. Questi sono solo i temi principali relativi alla situazione attuale di Yamaha, che affronta l’ultimo fine settimana del suo 2023 tra passato e presente. Fino a domenica infatti l’obiettivo sarà quello di lottare per il vertice con Toprak Razgatlioglu, che superata la bandiera a scacchi di Gara 2  chiuderà la sua storia d’amore con la casa di Iwata, la quale aprirà le proprie porte ad un altro talento del calibro di Jonathan Rea. A tutto questo si aggiunge il nuovo regolamento, pronto mischiare le carte in tavola. Di questo e non solo abbiamo parlato con Andrea Dosoli, Racing Manager di Yamaha.
 
Yamaha e Toprak potrebbero ancora vincere il titolo, anche se le speranze sono ridotte al lumicino. Come si affronta un weekend del genere?
 
“Sarà un weekend interessante, dato che oltre al titolo piloti vi è in ballo anche quello team, dove siamo messi bene (il team Pata è 1° a +7 su Aruba ndr), in una pista tra le preferite di Toprak. Relativamente a lui sarà un weekend importante anche dal punto di vista emotivo: Toprak ha avuto un ruolo importante nel recente passato di Yamaha Motor Europe: le 4 stagioni insieme sono passate rapidamente, ma hanno regalato ricordi indelebili”.
 
Un esempio?
 
“Ricordo bene il suo primo round con Yamaha: Phillip Island è una pista particolare, dove il consumo delle gomme è fondamentale, più della velocità stessa. Avevamo dei dubbi, ma Toprak la sera prima di Gara 1 ci disse “tranquilli, so cosa fare”, e lo ha fatto. Ha confermato il suo valore, non solo dal punto di vista della velocità, ma anche sotto il profilo della gestione delle gare. Una maturità che gli ha permesso quest’anno di salire sul podio in tutte le gare, tranne in due occasioni, dove certamente non ha avuto colpa. I punti persi in quelle occasioni ci danno fastidio, dato che avrebbero potuto condizionare la gestione di Alvaro, oltre che permetterci di essere più vicino a lui”.
 
Dalle tue parole sembra che la missione titolo sia tramontata.
 
“C’è la consapevolezza di dover continuare sulla strada intrapresa sin da inizio anno. Non possiamo influenzare la gara di Bautista, bensì fare solo la nostra gara: questo ci rende tranquilli, specie in una pista che Toprak ama come Jerez”.

Yamaha, Razgatlioglu e Rea

Come sono stati questi ultimi mesi di convivenza con Toprak?
 
“Tutto in linea con le aspettative e le conseguenze di una decisione importante come quella presa da lui. C’è massimo rispetto tra noi. Le parole di Portimao? Scaturite dallo stress del momento, ma in seguito ha capito che avrebbe potuto usare parole diverse, ed è pronto a svolgere questo weekend con la solita determinazione”.
 
Da martedì inizierà l’era di Jonathan Rea. Qual è l’atmosfera in seno al team?
 
“Siamo curiosi di ascoltare i suoi commenti, del resto parliamo del pilota più titolato della storia della Superbike. E’ davvero motivato, e dopo tanti anni con Kawasaki avrà certamente tante cose da dire. I test comunque sono fatti per sviluppare la moto, quindi i tempi vanno presi con le pinze”.

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