SBK Portimao, Bautista a un passo dal titolo ma Torpak le ha provate tutte

SBK Portimao, Bautista a un passo dal titolo ma Torpak le ha provate tutte© GPAgency

Il pilota Ducati è a soli due punti dal conquistare il suo secondo mondiale nelle derivate di serie ma a Portimao il turco lo ha costretto a giocarsi tutte le sue carte

02.10.2023 ( Aggiornata il 02.10.2023 14:25 )

Ci sono gare che entrano di diritto nella storia di uno sport, per il mondiale SBK lo è senza dubbio quella storia Imola 2002 dove Colin Edwards e Troy Bayliss si giocarono il titolo a suon di sorpassi e contro sorpassi. Con buona probabilità, ora, entrerà negli annali anche Portimao 2023 in cui Alvaro Bautista e Toprak Razgatlioglu hanno dato sfogo a tutto il loro talento regalando agli appassionati una domenica difficile da dimenticare.

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Toprak ci prova, Bautista risponde

A Portimao Alvaro Bautista avrebbe potuto conquistare il titolo SBK, il suo secondo in carriera dopo quello conquistato lo scorso anno a Mandalika, ma Toprak Razgatlioglu ha fatto tutto il necessario per rinviare la festa a Jerez. Con 48 punti di ritardo prima di Portimao per Toprak provare a conquistare il titolo era veramente un’impresa, soprattutto contro questo Alvaro Bautista. Lo spagnolo è riuscito a regolare il pilota Yamaha in tutte e tre le manche corse in Algarve allungando così il proprio vantaggio a 60 punti, 2 in meno di quelli che gli sarebbero serviti per laurearsi già in Portogallo campione del mondo: “Di base Toprak non aveva niente da perdere e le ha provate tutte”. Ha commentato Alvaro al termine della gara più spettacolare dell’anno: “Il mio passo era leggermente migliore ma lui ha lottato al suo massimo per passarmi ovunque, ho provato in tutti i modi a chiudergli le porte ma riusciva ad infilare la moto comunque”.

Uno scontro tra i due che in qualche occasione ha fatto preoccupare l’alfiere Aruba.it Racing – Ducati: “Qualche volta è stato pericoloso perché era veramente al limite e più volte ho dovuto rialzare la moto per evitare che ci toccassimo". Senza dubbio, il pilota che più aveva da perdere, era Alvaro Bautista che con uno "zero" avrebbe veramente visto il proprio vantaggio dimezzarsi nel giro di una gara passando da +60 a +30 e riaprendo le chance iridate di Torpak. 

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Duello vero senza pensare al titolo

Per Alvaro Bautista non è stata una gara facile, il rischio di commettere errori e finire a terra nella battaglia, riaprendo i giochi per il titolo era abbastanza alta ma nonostante questo lo spagnolo non si è tirato indietro: “Mi sono divertito molto anche se è stata davvero dura. Ho pensato anche di restare secondo e provarci, magari alla fine, ma volevo battagliare con lui per batterlo come se fosse una gara normale e non una che poteva decidere il campionato”. Grazie a questa decisione, Alvaro e Torpak hanno regalato a tifosi e appassionati una gara d'antologia che difficilmente verrà dimenticata.

Nelle due gare della domenica il finale è stato il medesimo, Alvaro Bautista ha bruciato in volata Torpak Razgatlioglu uscendo meglio dall’ultimo curvone: “Sapeva che ci avrei provato all’ultima curva - continua Alvaro -  in Superpole Race lo avevo passato all’interno e così in Gara2 ho scelto di andare all’esterno così che non potesse chiudermi la porta. Ho visto che per restare chiuso al cordolo ha ritardato ad aprire il gas così mi sono gettato all’esterno e anche se avevo tantissimo spin al posteriore ho portato molta velocità”. Alvaro si è difeso anche dalle accuse di aver vinto solo grazie al motore della sua Panigale V4 R: “Nell’ultima curva non l’ho passato per la moto ma perchè la mia linea era migliore. Lui è più forte in frenata, io nelle curve veloci”.

 

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