SBK Aragon, Petrucci: “Questo format deve essere aggiustato”

SBK Aragon, Petrucci: “Questo format deve essere aggiustato”© GPAgency

“Una prequalifica renderebbe più interessante il venerdì” commenta il ternano dopo il quinto posto in gara-1 al termine di una clamorosa rimonta

23.09.2023 ( Aggiornata il 23.09.2023 17:58 )

Una sontuosa rimonta dall’ultima posizione ed un quinto posto finale in gara-1 ad Aragon. Danilo Petrucci può essere soddisfatto della prestazione portata a casa, ma dall’altro si mangerà le mani per la possibilità buttata al vento di vincere la gara visto il ritmo tenuto nella sua rimonta e la vittoria del suo compagno di marca Rinaldi 

E’ la prima volta – esordisce Petrucci – che faccio un errore del genere in qualifica. Non mi ricordo se mi è mai successo in carriera di cadere in qualifica. In MotoGP ci sono due moto, qui cadere con la prima è un disastro. Ero più veloce delle altre Ducati nel primo giro, nell’unico settore che ho completato ero secondo nella lista dei tempi, ho frenato davvero forte in curva 8, ho perso leggermente il posteriore e quando la moto si è intraversata leggermente mi si è chiuso il davanti e sono caduto. Sono piuttosto deluso, oggi avevo la possibilità di vincere. Ad inizio gara avevo 8” di ritardo mentre a fine gara 7, e con Bautista out sarebbe stata la mia prima vittoria o comunque avrei lottato per il podio. Il feeling con la moto è buono e ho fatto tanti sorpassi. Nella Superpole Race di domani cercherò di stare tra i 9 e provare a partire in terza fila per provare a lottare per il podio. Oggi è una giornata da dimenticare, rimane il come ho guidato.”

Sui tanti sorpassi ed il fatto di partire ultimo spiega: “Non penso di aver fatto così tanti sorpassi, è stata la prima volta. L’ultima posizione è quella dalla quale sono partito più volte nella mia carriera in MotoGP, è un grande cerchio perché ho iniziato da ultimo e ho finito ultimo ma ho anche vinto. Partire da così indietro e fare tanti sorpassi è bello, ero fortissimo in staccata. Ci riproverò domani mattina. Oettl è stato il più duro da passare, ero più veloce di Locatelli ma ero molto lontano. Philipp guidava molto bene, ma ha commesso un errore e sono riuscito a superarlo e senza un suo errore sarebbe stato difficile prendergli la posizione.” 

Parlando dei passi avanti fatti dopo i test di Aragon spiega: “Ogni volta che salgo sulla moto faccio un piccolo step. E’ successo nel test al Mugello, c’erano tempo e condizioni per capire meglio la moto, che in gara non ci sono. In questa pista sono sempre stato veloce ma non ho mai raccolto nulla. Mi ricordo sempre quando mi dicevo uscendo da qui “la odio questa c…di pista” (ride). Nel 2011 in Superstock ho rotto il cambio, in MotoGP non ho raccolto nulla e lasciavo sempre la pista incavolato. Spero domani di lasciare questa pista con un sorriso.”

Tornando alla rimonta dice: “Oggi sono un somaro, sarebbe stato un podio. Volevo darmi un cazzotto in faccia (ride). C’è ancora del lavoro da fare, forse domani me lo darò.”

Sulle prospettive per domani ed un format diverso pensa: “Non credo di poter vincere ma penso almeno di poter andare a podio. Credo che per la vittoria se la giocheranno Bautista, Rinaldi, Razgatlioglu e Rea. Io avrò il mio da fare per passare piloti partendo dalla nona posizione, qualora riuscissi ad arrivare nono. Questo format deve essere aggiustato, il venerdì deve essere un po’ più interessante, una prequalifica prima della Superpole per non distruggere il weekend per via di un errore in qualifica. Abbiamo tre gare che possono andare bene, ma può succedere che per un errore in qualifica distruggi il weekend. La Superpole Race è una opportunità per recuperare posizioni da una cattiva qualifica, ma con un brutto errore come è successo a me il weekend è andato. Partire ultimo non sempre porta ad arrivare in nona posizione in Superpole Race, bisogna essere davvero molto veloci. Potrebbe essere una idea far accedere i primi 10-12 alla Superpole come in MotoGP ma è solo una mia idea. E’ così per tutti, alla fine non mi rimane niente, ho fatto un grande errore ed ho pagato.”

Petrucci: “Ci sono cose da cambiare sulle penalità”


Danilo torna ad analizzare la sua gara ripensando al primo momento nel quale ha visto la sua pit board: “La tabella l’ho vista solo a 5-6 giri dalla fine, ero come l’asino con la carota, ho pensato solo a correre. Quando ho visto che ero sesto ero comunque contento, non mi aspettavo di essere così veloce.” 

Sull’incidente di Bautista dice: “Non ho visto nulla. Quando ho visto i top tre uscire dalla variante prima del lungo rettilineo pensavo che Bautista fosse davanti ampiamente e non l’ho visto, e mi sono chiesto dove fosse Rinaldi (ride). Non l’ho visto cadere. Ho visto Lecuona fare due long lap per jump start.” 

Parlando delle penalità spiega: “Questa regola del jump start va rivista, ok la penalità se si guadagnano posizioni, perderle è un errore. Bisogna rivedere alcune cose, per esempio l’incidente di Redding con Aegerter a Magny-Cours in gara-2 che ha causato la bandiera rossa. Scott ha poi corso mentre Dominique no e non era un errore suo. Ci sono cose da cambiare, ho parlato con gli Steward.”

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