SBK Aragon, Rea: “Con queste gomme non posso frenare, è frustrante”

SBK Aragon, Rea: “Con queste gomme non posso frenare, è frustrante”© GPAgency

L’alfiere Kawasaki chiude al terzo posto dopo aver comandato a lungo la gara mollato delle coperture troppo morbide per il suo stile di guida

23.09.2023 ( Aggiornata il 23.09.2023 17:32 )

È sicuramente un sabato a due volti quello di Jonathan Rea che prima centra una incredibile pole position siglando anche il record della pista ma poi in gara, dopo aver comandato fino a quattro passaggi dal termine, sul più bello Rinaldi e Razgatlioglu gli hanno tolo le posizioni che contano sul podio.

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Gomme troppo soffici per me

È consapevole di aver fatto il possibile, Jonathan Rea, al termine di Gara1 ad Aragon: “Onestamente fin dal primo giro mi sono sentito in controllo ma poi quando ha iniziato a calare il grip perdevo tanto tempo nel settore 4. Gli ultimi 9 giri sono stati difficili, mi segnalavano il gap con Toprak ed era sempre 0.1 o 0.2 ho cercato solo di concentrarmi e non commettere errori”. Nel finale di gara è però arrivato Michael Ruben Rinaldi ad inserirsi nel duello per la vittoria tra gli amici-rivali: “Quando poi mi ha passato aveva un passo migliore, standogli dietro ho potuto vedere che aveva molto più grip di me ed era impossibile per me combattere. Poco dopo mi ha passato anche Toprak ho provato a restare con lui e ho visto che avevo migliorato il mio passo. Ho dovuto utilizzare la mescola più dura al posteriore (SC0) perchè con la SCX non mi trovavo bene. Sfortunatamente Pirelli non ha portato la gomma più dura per l'anteriore. La SC1 che due o tre anni fa era la più morbida, ora è la più dura. Tutte le opzioni sono soft o ancora più soft e per me è più difficile. Stiamo continuando la nostra striscia di podi, ma se in passato sarei stato felice oggi non lo sono perchè sentivo che potevo fare di più”.

Pirelli ha portato ad Aragon una nuova SC0 anteriore che però anche Rinaldi aveva scartato: “La mia entrata in curva, le mie frenate come uso il grip al massimo angolo di piega, è tutto più difficile e soffro perchè non posso spingere sui freni quanto vorrei. È frustrante. La moto si fermava bene ma dopo i primi giri si è scaldata ed è andata giù di prestazioni. Considerando che anche Alvaro si stava prendendo dei rischi come abbiamo visto. Nel primo settore ero obbligato a recuperare quello che perdevo nel quarto settore. E così giro dopo giro è calata”.

Sabato positivo

Dopo una gara condotta fino a pochi passaggi dal termine è facile farsi venire ripensamenti sulla condotta di gara, Johnny però non ne ha: “Rifarei le stesse cose. Probabilmente cambierei solo il setup della moto per tornare a quello di venerdì pomeriggio perchè oggi abbiamo cambiato un po' di cose ma alla fine mi sentivo bene e quindi controlleremo i dati e decideremo per domani”.

Questa mattina però, in Superpole, Jonathan Rea ha ricordato a tutti che il sei volte campione del mondo anche se in una stagione così difficile può ancora dire la sua: “Il giro della pole è stato incredibile. Non credo potrei fare un giro migliore, fortunatamente non ho preso nessuna bandiera gialla: è stato il giro della vita. Ho rischiato di cadere praticamente ad ogni curva ma alla fine ho fatto la pole”.

Detto di Rinaldi che ne aveva di più il duello con Toprak per Rea era alla pari, anche a livello tecnico: “È difficile parlare della moto di un’altra casa ma credo che la nostra moto debba fare un passo avanti nel telaio. Spingiamo troppo sulle gomme ma siamo obbligati a farlo per avere grip. Onestamente non credo che Toprak abbia un motore migliore del mio. Nemmeno peggio, credo che se mettessimo le moto sul banco le potenze sarebbero molto simili. Le differenze sono nella rapportatura del cambio che su alcune piste aiuta me e altee loro”.

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