SBK Aragon, Rinaldi: "Ho vissuto momenti bui, ma non ho mollato"

SBK Aragon, Rinaldi: "Ho vissuto momenti bui, ma non ho mollato"© GpAgency

Il romagnolo è raggiante dopo la vittoria in Gara 1: "Adesso ho cambiato approccio, guido senza pressione. Non ho nulla da perdere"

23.09.2023 17:30

Michael Ruben Rinaldi vede la luce. Finalmente. Dopo un digiuno durato quasi due anni, il romagnolo è tornato alla vittoria e non poteva che farlo ad Aragon, la stessa pista dove conquistò nel 2020 il suo primo successo nel mondiale Superbike.

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Il successo centrato nella prima gara del weekend vissuto dalle derivate di serie al Motorland non ha solo interrotto l’astinenza di Michael, ma ha certificato anche il suo buon momento: infatti, dopo un inizio di stagione difficile e la mancata riconferma nella squadra ufficiale Ducati per il 2024, Rinaldi sembra correre paradossalmente con maggiore spensieratezza e fiducia nei suoi mezzi.

“Nell’ultimo periodo ho vissuto dei momenti bui, devo ammetterlo – le parole di Rinaldi dopo Gara 1 – così mi sono ritrovato a un bivio: mollare, o continuare a lavorare dietro le quinte per dimostrare agli altri il mio reale valore. Ho scelto la seconda strada, e la vittoria odierna ripaga la mia decisione”.

Il romagnolo ha poi analizzato la sua corsa: “Nei primi giri stavo girando forte, ma i piloti davanti ne avevano più di me, quindi ho preferito rimanere calmo senza affaticare le mie gomme per provare a inseguirli. La mia tattica ha funzionato, e dopo la caduta di Bautista mi sono detto: ‘Questa è la mia giornata’”. Successivamente alla scivolata di Alvaro, Rinaldi ha infatti progressivamente ricucito il gap da Razgatlioglu e Rea, sorpassando entrambi nei giri finali: Ho mantenuto il sangue freddo, poi ho spremuto al massimo il mio pacchetto per riprenderli – le parole del #21 – per sorpassare entrambi sapevo di dovermi inventare qualcosa. Il tratto tra le curve 3 e 4 era quello più favorevole, e ce l’ho fatta. Certo, la caduta di Bautista ha facilitato il mio compito, lui forse ha spinto troppo e si è ritrovato a terra. Mi spiace per lui, perché è in lotta per il campionato”.

Rinaldi e l'importanza della serenità


Come già scritto poche righe più sopra, Rinaldi sembra adesso libero dalla pressione che ha limitato il suo rendimento nella prima parte del 2023, ed è stato lo stesso pilota ufficiale della Rossa ad ammetterlo: “Sono consapevole di non aver performato secondo le aspettative, ma quando sono libero riesco ad esprimermi al meglio. Questa è una lezione per la mia vita, non solo per le corse le parole del nativo di Rimini.Tutto dipende da come reagisci: per esempio, nelle Prove di sabato mattina ero nono, ma stavolta non ero preoccupato perché consapevole del mio ritmo-gara. Qualche mese fa avrei reagito diversamente e buttato all’aria il lavoro del team”.

Quando vesti i colori Ducati hai molte aspettative sulle spalle e devi andare forte, ma finché non arrivi in una squadra ufficiale non hai questa percezione. Per esempio, se corri per Go Eleven (squadra in cui ha militato fino al 2020, ndr) e arrivi quinto stappi lo champagne, mentre nelle formazioni factory non è così. Questo non dipende dai team, ma dagli oneri che comporta essere un pilota ufficiale. Bisogna essere in grado di gestire questo aspetto ed è normale che la gente parli, le critiche ci stanno e a volte servono. Adesso vivo il weekend in maniera diversa: non ho nulla da perdere, e questo è l’approccio giusto”.

Vinta la manche del sabato, adesso Michael vuole ripetersi domenica. “Ci proverò ma non dipende solo da me, ci sono 3-4 piloti molto veloci. Dovrò dare più del 100%, la Superpole Race sarà più difficile della gara lunga, ma ci proverò” l’auspicio del ducatista, che ha concluso parlando del suo futuro: “Il 2024? Vedremo, vorrei rimanere nel paddock”.

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