SBK, Magny-Cours: Rinaldi: “Ora riesco a dare il 100% senza pensare ai contratti”

SBK, Magny-Cours: Rinaldi: “Ora riesco a dare il 100% senza pensare ai contratti”© GPAgency

L’italiano ha guidato a lungo la gara salvo poi dover cedere il passo a Toprak che ha potuto preservare meglio la gomma posteriore per il finale di gara

09.09.2023 ( Aggiornata il 09.09.2023 16:50 )

Il futuro di Michael Ruben Rinaldi è tutto da scrivere, in settimana è arrivato l’annuncio del team Aruba.it Racing – Ducati che ha scelto Niccolò Bulega come compagno di squadra di Alvaro Bautista per il 2024. Rinaldi dovrà dunque trovare una sistemazione da qui a fine campionato per proseguire la sua avvenuta nel WorldSBK, tuttavia l’italoargentino non è preoccupato dal suo futuro e ora si gode ogni turno in sella alla Panigale V4 R.

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Battaglia vera ma corretta

Michael Ruben Rinaldi torna sul podio dopo tre round, l’ultimo conquistato a Misano in Superpole Race. A Magny-Cours l’italoargentino si è messo alle spalle tutta la griglia con eccezione di Toprak Razgatlioglu: “È stata una gara davvero dura ed impegnativa perché ho fatto una buona partenza e poi ho provato a dare il 120%. Ho sfruttato troppo la gomma per stare con il ritmo di Toprak mentre vedevo che lui la stava gestendo un po' meglio. Ma questo ritmo ci ha permesso di fare selezione rimanendo in tre, poi sfortunatamente Alvaro ha avuto qualche problema tecnico, quindi ho fatto del mio meglio per restare con Toprak. È stata una bella battaglia ma alla fine la mia gomma era finita. Per me è stata una buona gara, è un buon modo per ringraziare la mia squadra, dopo che tutti sanno che alla fine dell'anno non sarò con loro, ma abbiamo ancora possibilità di creare bei ricordi insieme. Il problema è stata l’usura del posteriore, ma ho dovuto spremere tutto per rimanere con Toprak. Per domani farò del mio meglio per migliorare la velocità e vedremo cosa farò".

Con Toprak c’è stata una gran battaglia, con i due rivali fin dai tempi della STK600 che si sono spinti reciprocamente fuori alla variante “Imola”: “Amo davvero combattere con Torpak perché puoi combattere davvero duramente ma entro i limiti. Quindi quando mi ha passato ho detto ok, puoi farlo perché l'ho fatto io prima, non è un grosso problema ma è stata davvero una bella battaglia. Ho rispetto per lui, lui ha rispetto di me”. Commentando il suo rientro in pista dopo il lungo “forzato” da Toprak: “Ho cercato di non scontrarmi, sapevo che non dovevo finire davanti a lui perché avrei ricevuto la penalità. Quindi ho provo ad entrare nello stesso momento in cui mi ha superato e non perdo tempo. Penso da fuori sia sembrato rischioso e magari anche per Torpak perché non era nella mia testa e non sa cosa penso. Per me andava Ero sotto controllo e sono riuscito a gestire la situazione per non toccarlo”.

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Senza moto e senza pressione

Come detto, Rinaldi a fine stagione lascerà il team Aruba.it Racing – Ducati ed il suo futuro è ancora tutto da scrivere ma che non preoccupa Michael che anzi, ora guida senza pensieri: “È bello per me essere di nuovo in quella situazione perché ora voglio solo godermi la mia Ducati, so che ogni volta che la uso è una volta in meno su questa moto e cerco di godermi la moto anche dopo le prove. Mi godo il momento perché penso che tre anni nel team ufficiale Ducati per un pilota italiano sia un momento importante nella vita e cercherò di ottenere tutto il feeling che ho con questa moto e dare il 100%. Non penso ai contratti, non penso a niente e forse avrei dovuto farlo prima, cerchi sempre di dimostrare la tua velocità e poi commetti molti errori. Ora non c'è niente da perdere e cerco solo di divertirmi se finisco primo è fantastico, se arrivo settimo va bene, io sono senza una moto quindi non è un gran risultato vero, ma quando indossi questi colori tutti si aspettano che tu sia davanti”.

La differenza quando si sale su una moto ufficiale è abissale, per le pressioni e le aspettative che ti vengono messe addosso. “Fino a 3 anni fa non ci pensavo, stavo semplicemente guidando con il sorriso sulla faccia facendo del mio meglio ma poi affronti questa realtà. È così, quindi devi dimostrarlo o se non lo fai in breve tempo cadi perché commetti errori”.

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