SBK, Baldassarri: "Spero che Yamaha creda ancora in me. SSP? Starei a casa"

SBK, Baldassarri: "Spero che Yamaha creda ancora in me. SSP? Starei a casa"© GPAgency

L'INTERVISTA - Lorenzo racconta: "I risultati non sono ancora arrivati, ma quando sia il pilota che il team sono al debutto non è facile. La R1 è da top five ma fatico a sorpassare" 

08.09.2023 ( Aggiornata il 08.09.2023 10:35 )

Nel pazzo mercato Superbike 2023 non tutti i tasselli hanno ad oggi trovato il loro posto, ed uno di questi risponde al nome di Lorenzo Baldassarri. Il pilota marchigiano, secondo l’anno scorso in Supersport con Evan Bros ed attualmente impegnato in Superbike con GMT94, non sta raccogliendo i risultati sperati, ed il tempo delle scelte in ottica 2024 incombe senza fare sconti. La situazione dunque è complicata, ma nulla è perduto.
 
Come racconteresti la tua stagione sinora?
 
“L’adattamento alla categoria è stato un po’ complicato, sia per me che per il team, dato che siamo partiti tutti da zero. Non è semplice ottenere certi risultati, ma dall’inizio ad oggi siamo migliorati, anche se i piazzamenti non ci danno ragione. Il mio livello è cresciuto: abbiamo accusato il fatto di aver svolto pochi test prima del via, dato che una volta nel weekend di gara non è facile compiere grandi passi avanti. Spesso siamo arrivati ad essere veloci la domenica, quando era tardi. Purtroppo inoltre con questa moto fatico a sorpassare, anche se sono più veloce. Per una serie di motivi dunque siamo indietro, ma penso che da qui a fine anno raccoglieremo i frutti sperati”.
 
Qual è la ragione principale delle tue difficoltà?
 
“Basterebbe partire più avanti e migliorare leggermente il ritmo di gara, per stare dove vorremmo. Dobbiamo mettere tutti i pezzi del puzzle insieme”.

Baldassarri ed il debutto in SBK

Quanto incide il fatto che sia tu che il team siate al debutto in SBK?
 
“Tanto. Io l’anno scorso mi sono giocato il titolo in Supersport, ma sinceramente mi sento più forte rispetto al 2022. Credo che se l’anno scorso avessi debuttato con un team a sua volta al debutto in categoria avrei faticato come sto facendo ora, invece il supporto di una squadra con tanta esperienza e passione mi ha consentito di stare davanti. Quest’anno serve più tempo, anche se a volte la pazienza non c’è, dato che tutti vorremmo fare subito di più”.
 
Come descriveresti il tuo stato d’animo?
 
“Io sento questa categoria mia, più della Supersport: sento meno peso sulle spalle tanto che, anche se i risultati non arrivano, a volte mi diverto in sella. Ovviamente quanto controlli le classifiche soffri: mi sento più competitivo di quello che dicono i risultati”.

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