Rivola: "In Aprilia nessuna superstar, passo dopo passo puntiamo al mondiale"

Rivola: "In Aprilia nessuna superstar, passo dopo passo puntiamo al mondiale"© Luca Gorini

L'INTERVISTA - "Un giorno racconterò cosa ho fatto dopo la prima gara del 2019. Ricordo le fatiche iniziali e gli investimenti senza risultati. Ho un progetto in mente, ma va realizzato"

07.09.2023 ( Aggiornata il 07.09.2023 15:54 )

Un passo alla volta, verso la gloria. La storia di Aprilia in MotoGP è quanto di più simile ad una favola, dove il – o la – protagonista insegue il lieto fine passando per momenti difficili ed avversità, ma senza perdere mai la speranza. Di momenti complicati la casa di Noale ne ha passati in top class, ma ora gli investimenti e l’impegno di ogni singolo attore coinvolto sta portando i frutti tanto sperati, e la doppietta nella domenica di Barcellona – arrivata dopo il primo e terzo posto nella Sprint del sabato – rappresenta tanto, molto di più di quanto possa sembrare. Massimo Rivola, arrivato dal mondo Ferrari per rivestire il ruolo di Amministratore Delegato di Aprilia Racing e  ricostruire il progetto MotoGP lo sa bene, e nei suoi occhi si può leggere quel mix di soddisfazione e gioia che solo certi traguardi può regalare.
 
Come si racconta un fine settimana come quello di Barcellona?
 
“E’ stato un weekend pressoché perfetto. Sabato solo un super Bagnaia ci ha privato della doppietta, e domenica non so se ci sarebbe riuscito nuovamente, ma certamente le Aprilia sarebbero state competitive. Sarebbe stato bello vedere anche Oliveira sul podio di domenica, ma probabilmente ha dovuto stressare troppo le gomme all’inizio. Anche la gomma di Vinales era in pessime condizioni, quindi è fantastico anche solo il fatto che abbia finito la corsa: quando Espargarò ha perso terreno da Vinales ho pensato che stesse facendo riposare la gomma anteriore, per poi attaccare sul finale, e così è stato. Ovviamente questo risultato è da dedicare al Presidente Colaninno, ora so che è felice”.
 
La coppia Espargarò – Vinales sembra sempre più affiatata, anche se entrambi corrono per lo stesso traguardo a partire da Misano.
 
“Lavorano entrambi per stare davanti e migliorare. Aleix domenica ha fatto un ingresso aggressivo, ma non ci sono stati problemi ed il suo gesto nei confronti di Maverick dopo la gara ne è stata la prova. Lo scambio delle moto è stato particolare, ma testimonia il loro rapporto. Dobbiamo goderceli come ci godiamo il momento, abbiamo vissuto una giornata storica”.

La prima doppietta di Aprilia e non solo 

Hai mai sognato la prima doppietta?
 
“Ricordo che ero proprio a Barcellona nel 2019, e dissi ad un mio amico “sono curioso di vedere dove sarà tra cinque anni”. Se ripenso a quella frase mi scappa un po’ da ridere. Tutti i piccoli passi compiuti sono motivazioni che aiutano tanto, specie in questo mondo. Aleix ad esempio sa di non aver vinto da solo, e questa è una sua forza, lo stesso vale per Maverick. Entrambi sanno che la prossima volta sarà di nuovo battaglia vera, quindi mi aspetto un’entrata di Maverick su Aleix, con rispetto ma con la giusta grinta (sorride ndr)”.
 
State crescendo di stagione in stagione.
 
“Vero. L’anno scorso la prima vittoria, ora la prima doppietta: ogni anno facciamo meglio, a testimonianza del fatto che come azienda stiamo lavorando bene, seguendo la strada giusta. Se ogni anno miglioriamo arriverà anche la stagione nella quale vinciamo il mondiale”.

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