Barbier: "Most? Avevamo proposto un test, nessuno ha voluto. Al lavoro per eliminare i blister"

Quello di Most stato certamente un fine settimana movimento per Pirelli, alle prese con il tracciato – insieme a Phillip Island più provante in calendario in termini di usura degli pneumatici, come conferma il Direttore Racing Moto Giorgio Barbier. “Siamo arrivati a Most consapevoli di quanto accaduto lo scorso anno, in relazione al quale avremmo voluto fare un test l'anno scorso, al quale però nessuno tranne Konig ha voluto prendere parte".

"In questa occasione abbiamo trovato delle condizioni piuttosto variabili - prosegue - le quali hanno avuto molteplici effetti. Il primo è stato lo sfruttamento dell’intera gamma, con l’intermedia che si è rivelata per molti una sorpresa, vedi Petrucci che arrivando dalla MotoGP l’ha scoperta nel fine settimana. L’altro è stata l’impossibilità di provare come avremmo voluto la nuova SC1 C0567 di sviluppo”.

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Il pensiero corre dunque al problema avuto da Toprak Razgatlioglu, che Barbier spiega così: “Con la nuova specifica abbiamo registrato tre casi di blister: Rea, Gardner e Razgatlioglu. Per i primi due, i blister erano molto piccoli e non hanno inficiato la prestazione e il risultato di gara, mentre nel caso di Razgatlioglu il pneumatico presentava due blister più marcati, e i dati di telemetria hanno evidenziato un repentino sgonfiamento del pneumatico".

Anche se i ritmi di gara del pilota Yamaha sono stati estremamente elevati, e i pneumatici di tutti gli altri piloti non presentano alcun segno di stress o usura, è chiaro che episodi di questo tipo non devono accadere, quindi sarà nostra cura analizzare in laboratorio i tre pneumatici posteriori che hanno presentato dei blister - la sua conclusione - per capire cosa possa averli innescati”.

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