SBK Most, Bassani: "Non avevo gomme intermedie, ma la scelta giusta erano le slick”

La pioggia è stata protagonista della prima gara del weekend della SBK, arrivata nelle fasi iniziali della gara della SSP300 ha condizionato anche la scelta delle gomme dei piloti della SBK che si sono divisi tra Rain e Intermedie. Alla fine a pagare è stata la scelta più aggressiva perché dopo solo quattro giri la pista permetteva di segnare tempi vicini a quelli che si sarebbero fatti con l’asciutto.

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Veloci ma senza raccogliere nulla

Quando i piloti sono in griglia di partenza in queste condizioni sono consapevoli che la scelta che prenderanno sarà fondamentale per l’esito della loro gara. A volte la scelta premia e altre invece ti punisce, per Axel Bassani la scelta della rain ha pesato sensibilmente sul suo settimo posto finale: “Era difficile capire la situazione, abbiamo provato a fare giri veloci all’inizio ma quando è arrivato il momento di cambiare la gomma abbiamo distrutto la nostra gara, ma va bene così”.

La scelta vincente è stata l’intermedia, montata dai primi sei piloti arrivati al traguardo, il pilota del team Motocorsa però ha spiegato che quella per loro non poteva essere una opzione: “Non l’avevo in griglia, nemmeno nel box non so perché. La mia decisione era tra slick o rain non è stato facile prendere una decisione. È stata una scelta del team non prendere le intermedie, di solito usiamo o le rain o le slick quindi è andata così. Avevamo già detto in passato col team che se sarebbero successe situazioni come queste saremmo andati con le slick e quindi abbiamo scelto di non portare le Intermedie”.

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“Le gomme giuste? Le slick!”

A vincere è stato Jonathan Rea che è tornato alla vittoria di una gara dopo un digiuno che durava da Phillip Island 2022. Ad aiutarlo la scelta delle coperture intermedie, Axel ha però le idee chiare: “Le slick erano le gomme giuste non le intermedie”. Il pilota veneto ne è certo: “Era possibile partire con le slick, c’era da stare un po’ attenti ma si poteva fare. Era come la prima gara in Australia quando Alvaro partì con le slick sul bagnato ma dopo due giri era asciutto condizioni davvero strane e particolari ma sono le corse”.

Axel ha confessato di sapere fin dal via di non poter lottare per la vittoria con la scelta fatta: “Sapevo che vincere era impossibile, ho provato a mettere più gap possibile tra me e gli altri per fare in tempo a fare la sostai ai box e rientrare in una buona posizione ho fatto il melgio che potevo, eravamo veloci sia sul bagnato che con l’asciutto ma è andata così”. Axel ha poi continuato: “Quando siamo entrati si era asciugato un po’ ma continuava a piovigginare, ero convinto che magari si sarebbe fatta un po’ di traccia asciutta ma che restasse umido. Invece appena smesso ha subito asciugato, in due giri era tutto come se non avesse piovuto. Col senno di poi chi avesse messo una slick fin da subito e davi 15” al secondo, ne abbiamo recuperati 35 da quando sono uscito dai box. Almeno negli ultimi giri sono riuscito a passare un po’ di piloti e finire settimo”.

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Manca sempre un pezzetto

Bassani arriva a Most dopo l’ottima gara di Imola dove ha lottato fino all’ultimo con Toprak Razgatlioglu per la vittoria, a mettersi contro di lui anche un po’ di sfortuna ed un format di qualifica, per lui, da ripensare: “Mi scoccia perché secondo me andiamo forte, stamattina in Superpole ho fatto tre giri e me li hanno tolti tutti e tre perché ho preso delle bandiere gialle. Come faccio a fare la qualifica? In un quarto d’ora ho fatto tre giri e ho preso tre bandiere gialle, come fai? Una volta ho trovato Vinales che mi ha rallentato ed è stato comunque il mio giro veloce. In un quarto d’ora c’è troppo casino”.

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