SBK, Petrucci: “Most? Come nel MotoAmerica: corri su piste vecchie con moto nuove"

SBK, Petrucci: “Most? Come nel MotoAmerica: corri su piste vecchie con moto nuove"© GPAgency

Il ternano chiude terzo il venerdì ceco, al debutto in Repubblica Ceca Danilo ha però ritrovato le stesse sensazioni dei tracciati americani

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28.07.2023 19:01

Terzo tempo nelle FP2, unico turno che la SBK ha disputato in condizioni ottimali dopo la pioggia cadute nel mattino, per Danilo Petrucci. Il ternano debutta a Most e lo fa in grande stile grazie ad un buonissimo 1’32”471 fatto registrare nel finale di turno.

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“Non sembra di guidare la mia moto”

Dopo il caldissimo e difficile weekend di Imola, Danilo Petrucci si è messo subito in mostra a Most, una pista per lui nuova ma che ha velocemente conosciuto: “Non è andata male, sono abbastanza sorpreso. Ero venuto a girare con una moto di serie ma è diversa. Stamattina ero non ero contento perché con quelle condizioni ho fatto solo tre giri mentre oggi pomeriggio siamo stati in grado di fare più giri”. Danilo si è poi concentrato sullo stato della pista ceca riasfaltata poche settime fa: “Il feeling è strano, abbiamo la stessa moto di Imola e Donington ma le sensazioni sono completamente diverso. Sembra che tu abbia molto grip ma poi improvvisamente puoi perderlo senza spiegazione. Alla fine sono abbastanza contento, soprattutto del tempo che ho fatto mentre non del feeling che ho con la moto. È come guidare una moto che non è mia. Alla fine tutto ha funzionato e sono felice per oggi”.

 

È una pista più sicura di tante altre

Most negli ultimi anni è stata considerata da tutti i piloti la pista più pericolosa del campionato, gli organizzatori stanno anno dopo anno apportando migliorie alla pista per rendere la pista ceca un riferimento internazionale: “È difficile da spiegare come ho detto la pista ha grip ma lo puoi perdere senza preavviso in qualsiasi momento. È un po’ sconnessa ma per me va bene, è un po’ al limite solo la dimensione della pista per una SBK, è un po’ troppo lenta. Per il resto, la sicurezza mi sembra buona solo in un punto, credo curva 12 che è una destra veloce di terza marcia e non c’è molta via di fuga. Quello è l’unico punto un po’ pericoloso, a parte per le sconnessioni non è male”.

Un ritorno alla stagione 2022 per Danilo, abituato oltre oceano alle sconnesse e pericolose piste americane: ”L’impressione è di essere tornato nel MotoAmerica dove si corre su piste vecchie con moto nuove, è piccolo c’è poco margine per sorpassare e ci sono tante curve lente una via l’altra e non c’è possibilità di riposare. A Imola il grip era molto meno, bastava toccare la riga bianca ed eri in terra. Bautista ha toccato la riga bianca all’inizio gara ed è finito a terra, ma anche a me è capitato dopo qualche giro di toccarla e per poco non facevo la stessa fine”. Dopo Imola, spesso bersaglio di critiche per la sua poca sicurezza si è arrivato a Most: “È vero ma qui le condizioni sembrano decisamente migliori, credo che quello visto a Imola sarà irripetibile ma alla fine Imola è sempre un bel posto per correre. Queste moto hanno sempre più potenza e vanno sempre più foto rendendo “piccole” tante piste. Sfortunatamente è l’evoluzione”.

 

Le gomme aiutano Danilo

L’adattamento alle Pirelli Superbike di Danilo prosegue: “Si questo è ancora il mio punto debole. Non riesco ad essere più veloce come gli altri piloti sul giro secco. Loro hanno sempre qualcosa in più all’inizio però la scelta di Pirelli per questa pista è due step più duro rispetto a quello che usiamo di solito e quindi sono contento perché non abbiamo vere e proprie gomme da tempo. Sono riuscito a ripetere il tempo per tre o quattro volte, ho fatto qualche errore nel giro ma devo concentrarmi per domani in Superpole perché qui sarà fondamentale partire davanti visto che sorpassare è veramente complicato”.

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