La SBK aspetta Iannone, una seconda vita nelle derivate

La SBK aspetta Iannone, una seconda vita nelle derivate© GPAgency

Presente ad Imola, Andrea ha confermato il suo interesse per il campionato delle derivate di serie e aspetta solo che tutti i tasselli vadano al loro posto

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17.07.2023 17:58

Il pilota di Vasto è stata una presenza fissa nel paddock della SBK durante i due round italiani, Andrea Iannone è infatti sempre più vicino al passaggio nelle derivate di serie. "The Maniac" arriva da quattro anni di squalifica per la positività ad uno steroide anabolizzante esogeno rilevata in un controllo dopo il GP di Sepang nel novembre del 2019. Al termine di questa stagione scadranno dunque i 4 anni di squalifica che gli sono stati inflitti e potrà tornare a competere, con tutti i rischi del caso perché un assenza così lunga dalle competizioni potrebbe aver inciso sulla sua competitività.

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Uno stop che potrebbe farsi sentire

In questi ultimi anni lontano dalle corse, Andrea Iannone non ha perso sicuramente la passione per le due ruote. In più occasioni ha infatti sfruttato giornate di prove libere sulle nostre piste principali per mettersi alla prova. Abbiamo visto in questi anni diversi piloti tornare in pista dopo diverso tempo, specialmente dopo infortuni, e solo in rari casi questi sono riusciti ad essere subito veloci e competitivi. Iannone ha lasciato la MotoGP nel 2019, sono passati solo 4 anni ma da allora le performance delle moto sono incredibilmente aumentate. Le SBK di oggi sono in grado di replicare i tempi delle MotoGP di quegli anni, se prendiamo per riferimento la gara di Assen, Alvaro Bautista a fatto registrare come miglior giro in gara 1’33”620, quasi un decimo più veloce del miglior giro in gara di Marc Marquez nel 2019 che si fermò a 1’33”712.

Il talento di Iannone lo conosciamo tutti, è stato in grado di vincere una gara in MotoGP e conquistare svariati podi sia con Ducati che con Suzuki. In SBK potrebbe senza dubbio dire ancora la sua, ma attenzione a pensare che per lui sarebbe tutto facile. Max Biaggi arrivato in SBK dopo un anno di inattività riuscì a vincere la gara del debutto, come gli era già successo in 500, ma per festeggiare il primo mondiale ha dovuto attendere quattro stagioni e trovare sulla sua strada la “barbetta” di Gigi Dall’Igna, altro anello di congiunzione tra l’esperienza del romano e quella del pilota di Vasto, qualora dovesse approdare nuovamente in Ducati.

In tanti lo vogliono ma bisogna permetterselo

L’abruzzese vorrebbe arrivare in SBK su una moto competitiva e ad oggi la scelta più logica è ovviamente Ducati. Una scelta che ha fatto anche il team MarcVDS che il prossimo anno debutterà in SBK con Sam Lowes. Detto della sella ufficiale accanto ad Alvaro Bautista che sembra ormai assegnata a Nicolò Bulega, restano le selle private di Barni, Motocorsa e GoEleven. Tutti e tre i team hanno mostrato interesse per schierare una seconda moto nella prossima stagione. Tutto dipenderà anche dalle decisioni dei piloti con Petrucci che dovrà decidere se continuare l’avventura in SBK, discorso diverso per Axel Bassani che sembra destinato a restare nel team lombardo con più supporto da Ducati. GoEleven al momento sembra il team favorito ad accogliere il pilota di Vasto con una seconda moto da affiancare a quella di Philipp Oettl. L’operazione Iannone è stata quantificata in circa 800mila Euro, una cifra importante che deve essere coperta dai team prima di poter mettere sul tavolo una proposta concreta all’exMotoGP.

Una SBK sempre più tricolore

Con l’ormai quasi certo passaggio in SBK di Nicolò Bulega e quello molto probabile di Stefano Manzi la classe regina delle derivate di serie vedrà sempre più “azzurri” in gara. Al momento certi di una sella ci sono Andrea Locatelli in Yamaha ufficiale e come detto sempre più probabilmente Axel Bassani nuovamente in Motocorsa. Michael Ruben Rinaldi che sembra destinato a perdere il posto in favore di Nicolò Bulega potrebbe trovare spazio su una delle “seconde moto” che potrebbero debuttare tra i privati Ducati. Al momento quello col futuro più incerto sembra essere Lorenzo Baldassarri insidiato dall’arrivo in SBK di Stefano Manzi. Ad aiutare il marchigiano però c’è la sella libera lasciata da Toprak che potrebbe permettergli di restare un altro anno in GMT-94. L’arrivo di Andrea Iannone farebbe salire a ben 7 il numero di italiani impegnati regolarmente in SBK, non sono mai stati così tanti dalla stagione dal 2014 , quando la top class delle derivate vedeva schierati: Alessandro Andreozzi e Luca Scassa nel team di Lucio Pedercini, Marco Melandri in Aprilia ufficiale, Davide Giugliano nel team ufficiale Ducati, Niccolò Canepa sulla Ducati del team Althea Racing, sulla MV Agusta Squadra Corse c'era Claudio Corti, con Michael Fabrizio sulla Kawasaki del team Grillini e Ayrton Badovini sulla Bimota del team Alstare.

SBK Classifica piloti AGGIORNATA

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