SBK Imola, Alvaro Bautista: "Vinco perché ho tutto sotto controllo"

SBK Imola, Alvaro Bautista: "Vinco perché ho tutto sotto controllo"© GpAgency

Il ducatista ha colto il primo successo in riva al Santerno: "Ma non ha un sapore speciale, conta essere veloci ovunque. Non credevo di farcela anche qui"

15.07.2023 17:32

Alvaro Bautista non si ferma più. Il campione del Mondo in carica della SBK ha espugnato anche il tracciato di Imola cogliendo la prima personale affermazione sul tracciato intitolato a Enzo e Dino Ferrari, la numero 17 di questo suo 2023 praticamente perfetto.  

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“Ma non è stata una vittoria semplice” ha spiegato Bautista, che ha così eguagliato il record di manche vinte in una stagione appartenente a due mostri sacri della categoria, Jonathan Rea e Doug Polen. “I motivi? In primis per il grande caldo, con condizioni forse peggiori di quelle trovate in Indonesia, perché Imola è un tracciato impegnativo, con più staccate e cambi di direzione. Ho dovuto quindi gestire le mie forze, combattendo con la moto nelle fasi più complicate”.

Dopo i turni del venerdì, i 250 giri motore in meno sembrano aver messo in difficoltà il pilota del team Aruba Ducati, ma in gara lo spagnolo ha saputo rimettere le cose in chiaro. “Ero in difficoltà, ma apportando piccole ma sostanziali modifiche al set-up il feeling in sella alla mia Ducati è immediatamente migliorato” ha proseguito lo spagnolo. “La prima metà della corsa non è stata facile, la pista era scivolosa e inoltre ho commesso un errore alle Acque Minerali che mi ha fatto perdere terreno. Ma nella seconda parte della gara la mia Panigale V4 R ha iniziato a darmi la giusta fiducia e, una volta passato in testa, tutto ha funzionato al meglio, pneumatici compresi, e ho vinto. Non mi aspettavo di farcela anche a Imola, ma ci sono riuscito e sono contento”.

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Visto il ritmo indiavolato mantenuto in questa stagione, è lecito pensare che Bautista potrebbe vincere tutte le gare rimanenti da qui a fine 2023, ma lo spagnolo preferisce mettere le mani avanti. “Non penso di poterci riuscire perché sono in controllo solo della mia situazione, non posso sapere ciò che faranno gli altri piloti – il pensiero dell’iridato in carica – dal canto mio, in ogni gara provo a ragionare, senza forzare, cercando di capir dove e quando posso spingere in base al grip e alle condizioni offerte dalla pista. Questo è il segreto dei miei risultati: la velocità c’è ma non è mai sufficiente, quel che conta è saper gestire la situazione. La mia moto mi consente di farlo”.

L’alfiere della Casa bolognese ha trionfato per la prima volta a Imola, ma nemmeno aver rotto questo tabù sembra scuoterlo più di tanto. È sempre bello vincere per la prima volta in una pista, e dopo le Qualifiche non sapevo se ce l’avrei fatta, ma questa vittoria non ha un significato speciale per me. Semplicemente significa che stiamo lavorando bene, quel che conta è essere forte in tutte le piste e in ogni condizione. Ora però non possiamo fermarci: dobbiamo migliorare il rendimento del motore ai bassi regimi, è quella la fase in cui i giri motore sottratti si avvertono maggioramente” la conclusione del 38enne iberico.

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